Acpol notizie - Anno II - n. 9 e 10 - Luglio-Agosto 1970

.. QUARLEIFORMA PERLARADIOTELEVISIONE? INTERVENTO DI LIVIO LABOR AL CONVEGNO PROMOSSO DALL'ENARS Biblioteca Gino Bianco Oggi più che mai il problema della riforma della Rai-Tv si pone al centro del dibattito politico e richiede da parte di tutte le forze interessate ad un radicale cambiamento delle strutture autoritarie e burocratiche della nostra società un deciso e costante · impegno di approfondimento e di mobilitazione. Le ACLI, la cui funzione è come sempre quella di essere attente a quanto di nuovo di muove nella società e di stimolare e canalizzare tutti i fermenti positivi in essa emergenti, bene hanno fatto nel promuovere questo convegno per sollecitare un ampio e appassionante dibattito su questo argomento, che tanta importanza riveste ai fini della costruzione di una nuova società del lavoro, più libera e democratica, che per troppo tempo le forze associative e cultura li, le organizzazioni dei lavoratori hanno trascurato. La televisione, è stato già più volte ripetuto in questo convegno, costituisce il più moderno e potente mezzo di comunicazione oggi esistente ed ha in sè una forza di suggestione e di penetrazione tali da incidere profondamente sugli orientamenti di massa. Essa crea modelli di vita, incide sul costume di un popolo, mette in circolazione valori nuovi e abbatte quelli già esistenti, modifica gli atteggiamenti, le credenze di vaste masse di cittadini, ha una funzione condizionante nei riguardi dei consumi e dei costumi e quindi dei rapporti tra il cittadino e la società. Ma la televisione ha anche una notevole funzione e incidenza politica; la completa indipendenza da controlli sociali e democratici la rende disponibile per qualsiasi uso: si può farne un mezzo di autentica informazione, di dibattito, di ricerca culturale al servizio della collettività e delle sue esigenze di sviluppo umano e sociale; oppure al contrario si può farne uno strumento di manipolazione delle coscienze, di mistificazione e di totale subordinazione delle masseai fini di potere. E' chiaro che le forze che hanno in mano il potere cercano di usare anche la TV come strumento di condizionamento ai fini della conservazione e dell'allargamento del loro potere; spetta perciò alle forze del cambiamento, ai lavoratori, alle loro orga13

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