Acpol notizie - Anno II - n. 9 e 10 - Luglio-Agosto 1970

Bi Attraverso questo tipo di realtà è sorta una presa di coscienza alimentata da una esigenza di valori e contenuti nuovi e da istanze esterne: rivoluzioni nel terzo mondo, lotte nelle aree sfruttate e contro ogni forma di imperialismo, che alimentano tali valori in. una prospettiva di lotta per una liberazione da parte degli oppressi sugli oppressori. Nel tentativo studentesco poi di coinvolgere globalmente il movimento della lotta di classe e quindi di dare una reale risposta politica di classe ha rivelato notevoli difficoltà e limiti che sono identificabili nella natura della classe stessa e nella condizione dello studente: 1) In quanto gran parte della massa studentesca non sarà investita direttamente nel processo produttivo, ma in attività che risentono meno direttamente delle contraddizioni della società capitalistica. 2) In quanto la scuola è istituzione distaccata dal processo collettivo e non permette una crescita del movimento reale, se si tiene conto della mobilità che in esso si verifica e che crea a I suo interno la selezione ed il collegamento diretto ad una classe o ad un vantaggio di carattere materiale. 3) Lo stesso obiettivo di un collegamento tra studenti che vivono una certa situazione di alienazione e gli operai che ne vivono un'altra più direttamente implicata nel processo produttivo. 4) La realtà che sempre più si va facendo visibile è· quella di una classe sfruttata molto più articolata e adiversi livelli di stratificazione: oltre agli operai che sono i più direttamente implicati nel processo produttivo e quindi più direttamente sfruttati abbiamo altre categorie che si vengono proletarizzando; impiegati tecnici, insegnanti che risentono tutti e acqu istano sempre più coscienza dei meccanismi di sfruttamento della società capitalistica. Per quanto riguarda la possibilità di una lotta concreta essa deve partire da una risposta politica globale che accomuni tutte le categorie sfruttate nel movimento di classe attraverso la socializzazione della lotta a tutti i livelli. , Questo tipo di lotta può crescere attraversò· una strategia che 111vestadiversi settori: 1) Attraverso una lotta politica nelle fabbriche e . attraverso un lavoro politico di base che sensibilizzi anche ai problemi della scuola gli operai che sono i più direttamente colpiti dalla scuola di classe. 2) In quanto la battaglia del la scuola non è separata dal contesto sociale più generale, · importante può essere la funzione del sindacato o dei sindacati. Pur infatti riconoscendo che la funzione primaria del sindacato è la difesa della forza lavoro che è costretta ·oteca Gi o Bianco · a subire le leggi del mercato, tuttavia· pensiamo che la lotta economica rivendicativa del proletariato non debba essere scindibile dalla lotta politica più generale del movimento operaio e quindi i sindacati debbano partecipare alla battaglia per il raggiungimento di obiettivi politici e sociali più generali. E' proprio perchè in questa fase di capitalismo avanzato e di ascesa e di crisi conflittuale i sindacati non possono essere la sola organizzazione in grado di mobilitare le masse, ma sorgono strumenti e_organi- . . sm1nuovi. Proprio questi strumenti e organismi rendono possibile la mobilitazione di strati più vasti: studenti, insegnanti, impiegati, che sia il 1968 in Francia e il 1969 in Italia hanno fornito conferma di tale tendenza. 3) Attraverso un lavoro politico di quartiere che renda il quartiere un reale strumento di partecipazione che elabori e analizzi i contenuti della scuola tradizionale con una ristrutturazione che è politica e culturale e nello stesso tempo è una crescita collettiva ed una educazione permanente. Né la lotta invece può essere invadente attraverso una strategia ti pica di forze politiche come "POTER E OPERAIO" che hanno mobilitato su rive~dicazioni materiali che anche se in parte oggettivamente giuste non hanno però preparato una coscienza realmente rivoluzionaria: 1° in quanto· si sono posti degli obiettivi materiali a cui molti hanno aderito senza averne acquisito una coscienza della strategia più generale. 4) In quanto si sono posti come avanguardia senza preoccuparsi di socializzare alla lotta il movimento più vasto che necessita di un discorso più. graduale pena l'isolamento nelle lotte. Quindi gli studenti che tendono alla trasformazione non possono portare avanti una lotta rivendicazionistica solamente all'interno della situazione scola- ~tica. poichè la crisi non è solo limitata ai contenuti dei processi culturali e al ruolo delle strutture educative ma è diretta conseguenza della situazione sociale più generale. Tali lotte debbono essere portate avanti coinvolgendo tutti gli strati e categorie unificando gli obiettivi e le strategie cercando d'evitare, pur nel la irrinunciabilità della coerenza e della chiarezza, di effettuare salti in avanti scavalcando il movimento reale e ponendosi come avanguardia che rimane isolata e battuta. Il _gruppodi lavoro suiproblemi della scuola di Ferrara 11

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==