L'AZIODNECLOMITATNOTILEVA NELLVA LLDEBLELICE Si è tenuta a Roma, presso la sede dell' ACPO L una conferenza stampa di Lorenzo Barbera ed altri componenti del Comitato antileva della Valle del Belice. Barbera ha ricordato le tappe principali attraverso le quali le popolazioni siciliane hanno cercato di sensibilizzare la pubblica opinione al loro dramma: la manifestazione dei 1.500 terremotati a Montecitorio nel Marzo '68 e dei 15.000 a Palermo nel Luglio dello stesso anno; alla fine del '69 i terremotati dichiarano "fuorilegge" i governi che non hanno mantenuto gli impegni assunti per la ricostruzione e lo sviluppo della Valle del Belice; nel gennaio '70 la popolazione decide di non pagare più le tasse al governo "fuorilegge". Nello stesso mese si costi tu iseano i primi Comitati antileva - per. favorire la ricostruzione e lo sviluppo della Valle - con la raccolta di· 10.000 firme di solidarietà con l'azione dei giovani. · Nei giorni scorsi - in occasione di una pacifica manifestazione che avrebbe dovuto svolgersi davanti al Distretto mHitare di Palermo per chiedere l'esonero dei - giovani - si scatena la repressione. Corriere cariche d_igiovani sono impedite di partire dai paesi, le famiglie vengono minacciate, viene sequestrato il materiale,._,delComitato antileva e i suoi componenti subiscono aggressioni, tollerate dai carabinieri. Si giunge infine ~!l'arresto di 4 componenti il Comitato, con l'accusa di "istigazione a delinquere". A 30 mesi dal terremoto - ha sottolineato Barbera - nella Valle del Belice non è stata ricostruita una sola casa; oltre 100.000 persone sono costrette a vivere in Biblio eca Gino Bianco · baracche; non c'è alcun posto di lavoro stabile. Il Comitato antileva si è costituito per impegnare i giovani della Valle del Belice, in età di leva, a rimanere nella loro terra. Gli obiettivi minimi sono: 50.000 case antisismiche, 3 dighe e 27.000 ettari di terreni irrigati, 1.500 km. di strade, 28.000 ettari di rimboschimento, 20.000 posti di lavoro in nuove industrie del luogo per evitare il triste fenomeno dell'emigrazione forzata. L' ACPOL mentre esprime la sua piena solidarietà al Comitato antileva, che svolge di fatto un servizio civile nella Valle del Belice, giudica con estrema preoccupazione la repressione tutt'ora in atto; essasi sta manifestando non solo attraverso l'incriminazione di 19 giovani, ma anche e soprattutto attraverso la costrizione dei giovani interessati alla chiamata di leva abitanti nelle zone terremotate a partire.per il servizio militare, nonostante i voti del Parlamento e le promesse del mif1istro della Difesa. La repressione è l'unica risposta che a tre anni dal terremoto il potere statale ha saputo dare alla popolazione siciliana, in . luogo della ricostruzione delle case e déll'economia locale. Per questo I'ACPO L fa proprio l'impegno di chi lotta per impedire che siano sottratte, a popolazioni già gravemente colpite, nei cui confronti. il governo è debitore di promesse non mantenute, energie, operaie e contadine che sono essenziali alla ricostruzione e allo sviluppo di quelle zone. 15
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