Acpol notizie - Anno II - n. 7 - Maggio 1970

festazioni negative, che portavano i I marchio del messianismo, di un'eccessiva ambizione, e che inducevano a concludere che l'imperialismo non è il solo responsabile della tensione internazionale. Tutti i fenimeni negativi rilevati nella politica estera sovietica sono strettamente legati al problema della democratizzazione, e questo legame agisce in un duplice senso.·. Un fenomeno che suscita una gravissima inquietudine è l'assènza di dibattito democratico su problemi come l'aiuto di armi fornito ad una serie· di paesi, in particolare per esempio la Nigeria, dove vi è stata una sanguinosa guerra di cui il pubblico sovietico conosce.· molto male le cause e lo svolgimento. Noi siamo . con\linti che la dsoluzione del Consiglio di Sicurezia dell'ONU sui problemi del conflitto arabo-israeliano è giusta e ragionevole, sebbene insufficientemente con- . creta su una serie di punti importanti .. T.uttavia un fatto suscita inquietudine: la nostra posizione non va sostanzia Imente più lontano di quel documento, non è troppo unilaterale? La nostra posizione sullo status di Berlino Ovest è real_istica? Gli sfor~i per estendere la nostra influenza in regioni. lontane dalle nostre frontiere sono sempre realistici, nel momento in cui le relazioni cino-sovietiche conoscono delle difficoltà, e mentre neHo s·tessot.empo esistono serie insufficienze · nello sviluppo tecnico ed economico? Certo, una politica "dinamica" di questo genere è necessaria in alcuni casi, ma .essadeve accordarsi non soltanto con i pdncipi generali, ma anche con le possibilità reali del paese.. Noi siamo convinti che la sola politica realistica nel secolo dell'arma termo-nucleare sia quella che punta ad una cooperazione internazionale sempre più approfondita, alla ricerca .sistematica delle eventuali linee di riavvicinamento nei settori della scienza, della tecnica, dell'economia, della cultura e dell'ideologia, al rifiuto prevéntivo dell'arma di distruzione di massa. Cogliamo questa· occasione per esprimere la nostra opinione sulla u1ilità di dichiarazioni unilaterali e multilaterali con le. quali le potenze. atomiche affermerebbero il loro rifiuto di principiò ad impiegare per prime le armi di distruzione di massa. . . La democratizzazione aiuterà l'opinione pubblica a comprendere meglio la politica estera e contribuirà a sfrondare• questa politica di tutti i suoi caratteri n.egativi. Questo fatto avrà, a sua volta, per risultato di togliere agli avversari della dem.ocràtizzazione uno dei loro argomenti d.ecisivi. f ·,"4" : oor'J1ANI·POTREBBE ESSERE GIA' TROPPO TARDI Che swccederàal nostro paesese non sarà intrapresa la via della democratizzazione? Ritardo nei confronti s· lloteca Gino Bianco dei paesi capitalisti nella seconda rivòluzione industria le e progressiva trasformazione del nostro paese in potenza provincia le di secondo ordine ( la storia conosce simili esempi); aumento del le difficoltà economiche, aggravamento dei rapporti tra l'apparato del partito,. del governo e l'intelligentia; pericolo di scivolamento a destra e a sinistra; aggravamento dei . problemi nazionali perchè, nel.le repubbliche nazionali, l'aspirazione della base alla democratizzazione ha inevitabilmente un carattere nazionalista. Questa prospettiva diviene particolarmente minacciosa se si considera il pericolo del nazionalismo· totali~ · tario cinese, pericolo che noi consideriamo, sul piano storico, come provvisorio, ma molto serio nei pros- . simi anni. Il solo mezzo per noi di annullarlo è di aumentare, o almeno di mantenere, l'enorme divario tecnico ed economico che separa il nostro paesedalla Cina, di aumentare il numero dei nostri. amici in tutto · · il mondo, e di offrire al popolo cinese un'alternativa di aiuto e di cooperazione. Ciò diviene evidente se si tiene conto del grande vantaggio numerico del potenziale avversario, del suo nazionalismo militante, e anche della grande estensione delle nostre frontiere orientali e dello scarso popolamento delle regioni ·dell'Est. E' per questo che la stagnazione dell'economia~ il rallentamento dei ritmi di crescenza, con- ·giunti con una poi itica estera insufficientemente realistica - e spesso froppo ambiziosa - . su tutti i · continenti, possono condurre il nostro paesea conseguenze catastrofiche. · · Onorevoli compagni! Di fronte alle. difficoltà che gravano sul paese non esiste altra via d'uscita che quella di una democratizzazione realizzata· dal P.C.U.S., secondo un piano rigorosamente elaborato ....La svolta a destra, cioè la: vittoria dei fautori dei metodi amministrativi brutali, del "giro di vite'', non soltanto non risolverà alcun problema, ma al contrario li aggraverà fino all'estremo e condurrà il· paese in un· tragico_ vicolo cieco. La tattica dell'attendismo passivo condurrà alla fine allo: stesso risultato. Oggi noi abbiamò ancora la possibilità di imboccare la strada giusta e di fare le necessarie · riforme. Tra qualche anno, forse sar~già troppo tardi. Una presa di cosci~nza di questa situazione su scala nazionale è necessaria. \. ,._ · 11 dovere· di chiunque vede la fonte delle difficoltà e la via che permetterà di sÙperarle è di indicare questa via ai suoi concittadini. Comprendere la necessità e la possibilità di una progressiva democratizzazione· è il primo pas.soche conduce alla sua attuazione. 19 marzo 1970. A.D.SAKHAROV, V.F. TOURTCHINE, R.A. MEDVEDEV. 21

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