un'organizzazione aperta, che verifichi la disponibilità della sinistra a una nuova organizzazione della classe. RIGGIO 11documento introduttivo va inteso come comunicazione di un'esperienza. Ora, la comunicazione di esperienze è importante, a patto che se ne possano trarre elementi di analisi della realtà; perchè altrimenti si corre il rischio di raccogliere una serie di dati non collegati e inutili a verificare le ipotesi teoriche. Quello che dobbiamo fare è analizzare gli strumenti usati nel le diverse esperienze, per mettere a punto metodi validi per tutti, tenendo conto, ovviamente, del livello medio di coscienza politica e. di classe. E importante è pure indicare concretamente soluzioni e programmi, specie quando si agisce in aree sottosviluppate. FONZO Il documento introduttivo serve poco all'ACPOL romana, perchè postula una realtà sociale diversa da quella esistente a Roma, dove prevale un ceto impiegatizio, sfruttato quanto sono - sfruttati gli operai, ma amorfo. Sarebbe anche necessario chiarire se la relazione sia una comunicazione di esperienze o ·un'ipotesi di lavoro. Nel primo caso, quali sono le esperienze fatte, come, quando, da eh.i, con quali difficoltà iniziali? Se invece è un'ipotesi di lavoro, sarebbe necessario precisare meglio gii strumenti proposti e i metodi suggeriti per far fronte alle difficoltà iniziali. 11documento che ha introdotto la discussione vuol essere un tentativo di riflessione e una proposta politica generale; e in quanto tale deve esserediscusso e verificato. E' stato scritto pensando che fosse tempo di superare le discussioni dei mesi scorsi, impostate sulla ristrutturazione della sinistra: e cioè sulla constatazione dell'impotenza attuale, non accompagnata dall'individuazione di un'alternativa. 11 documento tenta di precisare i con fin i del l'area socia Iista, intesa non come una "terza forza", ma come un insieme di forze politiche, sindacali e sociali che tendono alsocialismo. Le proposte del documento mirano a verificare la disponibilità di tutti (PCI compreso) ad agire a un certo livello e seguendo una certa strategia. COVATTA 11PCI non propone oggi Juna larga unità, articolata e tale da rendere possibile la formazione di un nuovo blocco storico. Può darsi che la proposta attuale del Biblioteca Gino s·anco PCI non sia definitiva;· ma finchè non cambia, è necessario giudicarla, e proporre la nostra alternativa. La relazione propone i collettivi di fabbrica e di quartiere. Sono strumenti validi, ma non bastano all'infinito. Se non vuol essere solo una sigla, I'ACPO L deve avere una sua visione unitaria, una sua proposta di mediazione politica. Per determinarla è necessaria, fra l'altro, una analisi del capitalismo italiano di oggi, analisi che manca nel documento. ANDREONI L'analisi del capitalismo italiano di oggi va fatta, ma va anche completata con l'analisi dell'azione della sinistra, e in particolare del sindacato e del PCI. L'autunno caldo ha·messo in moto l'unità sindacale; ma guardando alle primé esperienze, come quella fatta a Milano con l'elezione dei delegati di reparto, lo sbocco più probabile del processo unitario sembra essere non l'unità per la lotta, ma un'unità fatta di mediazioni fra destra e sinistra sindacale. Se questo avviene in campo sindacale, non ci si deve meravigliare del la posizione centrista del PCI, che non è senza giustificazioni. E' necessario approfondire questi argomenti puntando su un movimento di autogestione politica; se non si riesce a realizzare una mediazione alternativa, il PCI mieterà le lotte che noi seminiamo. DI PALMA Covatta chiedeva una strategia alternativa; per possederla, non basta rilevarne l'esigenza, è necessario partire dall'analisi dei punti deboli del capitalismo italiano. Quanto ai rapporti con il PCI, il criterio di base dev'essere quello di utilizzare tutte le possibilità per portare avanti la lotta unitaria. Non servono polemiche frontali, o ci si troverà, anche a livello locale, davanti a un muro di solidarietà di partito. Bisogna invece cercar.e di coinvolgere, ovunque sia possibile, tutte le forze di sinistra. In molti casi il PCI, a livello locale, ha una posizione diversa da quella nel PCI nazionale, e si trova all'avanguardia, ed è disponibile per la nostra lotta. RODOLFO 11 movimento sindacale ha messo in luce qualche novità· anche in Puglia, dove la lotta è stata condotta soprattutto dai braccianti: una lotta nuova rispetto a quel le precedenti sia per i I numero dei partecipanti, sia per Ja crescita di coscienza di classe che ha accompagnato la lotta. Fra i risultati raggiunti c'è la legge sul collocamento, ma c'è soprattutto una possibilità di autogestione che l'ACPOL deve utilizzare, proponendo nuovi strumenti e nuovi temi di lotta. Durante l'agitazione sindacale, i braccianti 13
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