Acpol notizie - Anno I - n. 2 - Dicembre 1969

Donato Bortone ha sostenuto che gli aumenti salariali producono spontaneamente una espansione dei consumi e che quindi la classe padronale non dovrebbe opporre quel netto rifiuto che si sta registrando in questi giorni. Ha aggiunto, poi,. che gli aumenti vertiginosi dei prezzi. del I.ederrate alimentari• non sono serviti ai coltivatori, ma - secondo lui - solo ai grossisti. Ha auspicato un diretto intervento degli enti locali nel settore, per favorire la cooperazione agricola e razionalizzare la rete di distribuzione delle merci. Anche Romano Mastroleo ha respinto "il tentativo - ha detto - di far passare gli aumenti salariali come incompatibili col sistema economico provocando un aumento dei prezzi". Ha sollecitato invece che le incentivazioni di denaro pubblico a privati vadano fatte con più òculatezza in modo da non permettere che risorse italiane vadano a finire nelle banche estere: è necessario, insomma, fare in modo che gli incrementi di salario previsti per i lavoratori non vengano risucchiati da aumenti arbitrari dei prezzi. Giorgio Casalino, infine, ha rilevato come i prezzi aumentano prima degli scioperi, costringendo quindi gli operai a richiedere l'adeguamento del salario, e che !~aumento dei prezzi favorisce il grosso capitale e non i piccoli commercianti, che sono costretti, in certi casi a vendere a prezzi più bassi per poter mantenere la cl ientela. Ha concluso il dibattito l'avv. Frassanito, il quale ha sottoli- .neato come l'evasione dei capitali all'estero influisca negativamente sul reddito e sull'occupazione. In sostanza, si può dire che dal dibattito si è voluto far emergere il fatto che il problema dell'aumento dei prezzi è insito nell'attuale sistema economico di tipo capit 91istico basato sul maggior profitto possibile e sullo sfruttamento. Gli scioperi dei lavoratori, secondo questa impostazione, non sono da soli causa di disagio per la comunità nazionale, ma sono lotte per la conquista di spazio politico più ampio all'interno della società, per poter attuare riforme strutturali radicali in cui venga maggiormente salvaguardata la dignità e la libertà dell'uomo. (La Gazzetta del Mezzogiorno 14 Novembre 1969) L'A.C.PO L in Sardegna Si è svolta a Cagliari, domenica 9 novembre, una riunione dei promotori regionali dell' ACPOL Sarda, alla quale ha partecipato il Segretario coordinatore nazionale Antonio Fontana, che ha illu_stìBàtola situazione organizzativa dell'associazione e le sue iniziative a livello nazionale. ·E' seguito un dibattito sulla situazione politico - sociale della Regione e sulle prospettive déll'ACPOL in Sardegna, investendo problemi di metodo e fornendo indicazioni di attività. E' stato, infine, deciso di attribuire ad un Segretario per ciascuna delle tre Province il compito del coordinamento regionale e del· col legamento con il Comitato promotore nazionale, mentre la rappresentanza esterna e le decisioni politiche dell' ACPOL Sarda restano affidate alla responsabilità collegiale del Comitato promotore regionale. ibliotec·aGino Bianco L'A.C.POL nell'Emilia e Romagna Si è svolto a Bologna sabato 15 novembre un convegno per la promozione di un Comitato coordinatore regionale del1A' CPOL. Dopo la relazione tenuta da Livio Labor si è aperto un dibattito sulle prospettive poi iti che dell'Associazione. Inoi tre si è provveduto al la costituzione di un Comitato promotore a livello regionale cui hanno aderito molte componenti della sinistra italiana, politica, partitica e sindacale. L'ACPOL a Ferrara Si è svolta nei giorni scorsi la preannunciata assemblea costitutiva dell' ACPOL di Ferrara. L'incontro si è aperto con una breve introduzione di Gian Pietro Dall'Ara che ha ricordato come l'origine del l'associazione trova le sue motivazioni nella esigenza che venga data una risposta positiva alla nuova domanda politica che emerge dal la presente situazione. L'ACPOL, che si colloca nell'ambito della sinistra, si propone di impostare un modo nuovo di far politica, non burocratico e sclerotizzato, per una prospettiva democratica e socialista che non annulli la personalità umana a livello politico e istituzionale, ma ne garantisca una reale presenza e parteciapazione . Sono intervenuti nel dibattito lncerpi, Galliani, Guarnieri, · Gambi, Pastore e Ferri che sono stati sostanzialmente concordi nell'assegnare all'associazione un compito di sensibilizzazione culturale che si incontri col le esigenze dei cittadini e da queste scaturisca, e di promozione politica volta ad una unità delle forze di sinistra che non sia un carte Ilo o una federazione del le attuali sinitre politiche, ma trovi la sua giusta dimensione nella partecipazione popolare. E' stato nominato un comitato di collegamento, che sarà coordinato da Gian Pietro Dall'Ara, composto da Guarnieri e Pastore (commissione di studio di Enti e Partiti), Brancaleoni (stampa), Bruni e Marescotti (organizzazione), Incerpi, Carlo Pagnoni e Ghelli (problemi operai), Galliani, Piccoli e Gozzi (problemi della scuola), Cazzanti e Gabbi (quartieri), Bidesi (problemi dei contadini), Visser e Ferri (cassieri), Furlati. Si è convenuto che le varie manifestazioni ed iniziative del l'Associazione saranno autofinanziate. INCONTRO A PARIGI SULLE PROSPETTIVE E LA STRATEGIA DELLA SINISTRA IN EUROPA Dal 26 al 27 febbraio 1970 si terrà a- Parigi, promosso dall' ACPOL a da Objectif 72, il primo incontro su "Le pr9spettive e la strategia del la sinitra in Europa". Firmatari dell'invito che verrà rivolto a persona I ità del la sinistra politica, sindacale, sociale e culturale saranno per· • l'Italia Basso, Lombardi e Labor e per la Francia Buron, Jannson e Martinet.

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