Acpol notizie - Anno I - n. 2 - Dicembre 1969

oggi alla domanda di partecipazione della società civile. Altrettanto rilevante mi sembra il fatto che il confronto costruttivo fra socialisti, cattolici di sinistra e comunisti - che ha ricevuto un significativo impulso dal 12° Congresso del PCI - venga proposto non nei termini di velleitari scavalcamenti o di incontri da potenza a potenza, ma cqme discorso comune di tutte le forze di sinistra; discorso che trova nell'ACPOL un'occasione di approfondimento, innanzitutto fra quelle forze che hanno alle spalle - coi suoi non indifferenti risultati ma anche con le sue delusioni - un'esperienza di collaborazione sul terreno della concreta azione politica". Per Tristano Codignola , infine, occorre partire da una precisa premessa: "Tutti i partiti politici riproducono oggi schemi ideologici e posizioni di schieramento mutuati da una esperienza vecchia di venticinque anni. Nel frattempo, la società nazionale ha compiuto un rapido salto qualitativo e quantitativo, senza riscontro nelle forme del la rappresentanza poi itica. Fra le complesse radici della contestazione va certamente annoverata anche questa". "Ne è derivata una situazione di instabilità, di contraddittorietà, di insoddisfazione, continua Codignola, in tutte le formazioni tradizionali: si sente confusamente che la realtà non si fà più rappresentare da schemi consunti, nè rinserrare in contenitori arrugginiti. 11 problema centrale del la nostra vita politica si identifica in un processo di decantazione delle formazioni esistenti, per consentire nuove aggregazioni di forze omogenee". "Nella tendenza di ogni organismo alla propria conserv'!,zione, aggravata dalle posizioni di potere precostituite, è per il momento difficile prefigurare le nuove formazioni, i nuovi schieramenti. E' perciò estremamente importante il tentativo di far convergere in un punto di riferimento extra - partitico le forze e le tendenze che militando in partiti diversi sentono il bisogno di confrontarsi e di conoscersi fuori da ogni prestabi-lito conformismo. Solo se questo processo di rielaborazione e di convergenza di posizioni omogenee avrà successo, si creeranno le condizioni per una rinnovata fiducia dei giovani verso la politica". (30 Marzo 1969) Un articolo dell'On. Bodrato sulla problematica aperta da Labor ACPOL E PARTITO Giuseppe D' Aloja Pubblichiamo volentieri quest'articolo dell'On. Guido Bodrato, relativo al problema della adesione all'ACPOL, il nuovo movimento politico e culturale cui si accinge a dar vita Labor. Di tale problema si occupò anche l'On. Piccoli, sia n~I corso dell'ultimo Consiglio Nazionale sia, più recentemente, in alcune risposte ai giornalisti di "Tribuna Politica" o l1oteca Gino Bianco In quelle occasioni l'On. Piccoli riservò agli organi del partito un futuro eventuale giudizio sulla appartenenza, da parte di soci della DC., a movimenti diversi, conformemente a quanto recita l'art. 2 dello Statuto. Nel chiudere la discussione in Consiglio Nazionale, l'On. Piccoli ha dato notizia - con riferimento ad informazioni giornalistiche e ad alcuni brevi cenni polemici emersi nel dibattito - di una lettera inviata a me e ad altri amici sul problema dell'adesione all' ACPOL, il movimento culturale e politico promosso da Labor. 11 segretario del partito ha inoltre rivendicato la preminente responsabilità del partito in ordine al la valutazione da darsi sul la compatibilità poi itica tra adesione al la DC ed adesione ad altri movimenti od associazioni con finalità generalmente politiche. Non è certamente facile rispondere ad un quesito posto con riferimento ad una iniziativa ancora indeterminata, sulla quale circolano valutazioni diverse ed in molti casi opposte: personalmente nel diçhiarare il mio interesse per questo movimento mi sono riferito al le dichiarazioni rilasciate da Labor al I'" Avvenire", laddove afferma che questo movimento dovrà rispondere alla esigenza di ampliare a tutti i livelli la partecipazione democratica, facilitando l"'autocoordinamento fra tutte le forze che vogliono cambiare la società italiana, senza ovviamente perdere il senso dello stato e della indispensabilità delle sintesi politiche"; più oltre è detto che a questo nuovo modo ·di fare poi itica possono essere interessati lavoratori, studenti, giovani e uomini politici "senza dover abbandonare le posizioni che ricoprono nelle sinistre dei rispettivi partiti". In questi termini, l'intenzione di aderire all'iniziativa di Labor è .stata enunciata da Donat - Cattin alla conclusione di una "~s~emblea aperta" degli amici torinesi di "Forze Nuove", nel "corso della quale i numerosi e vivaci interventi sulla situazione politica e amministrativa di Torino si sono tutti caratterizzati per una ferma volontà di portare avanti la propria azione politica "nella" e "per" la DC. Sono però d'accordo nel riconoscere l'opportunità, specie se esistono dubbi sulla collocazione politica del movimento di una responsabile valutazione, anche e particolarmente perchè questa sarà una concreta occasione per uscire dall'ambiguità di astratte formulazioni sul la disponibilità della DC al dialogo con le componenti sociali e giovanili, e da definizioni - sul pluralismo e l'autonomia - che ci troviamo di fronte ad ogni occasione e che è ora il caso di confrontare con la realtà. Si è detto che l'eventuale adesione a movimenti che promuovono il dibattito culturale e politìco pone in essere una politica del "doppio binario"; questa affermazione a me pare rifletta pigrizia e schematismo, difronte al la complessità della situazione poi itica. Altri ritiene che si tratti di ambiguità, o addirittura di viltà poi itica da parte di chi non saprebbe scegliere tra un partito che potrebbe essereavviato al tramonto ed un movimento che ' potrebbe esaurirsi forse prima del decollo; anche queste critiche, che colpirebbero la nostra coscienza, sono dettate da un certo modo di guardare la realtà preoccupato di emanare sentenze più che non di capire e discutere. Non affronto in questa sede i problemi che sono al centro di un dibattito aperto sul I"' Avvenire" e che riguardano i rapporti tra le Acli e la nuova iniziativa promossa da Labor, ma mi soffermo sugli aspetti generali che la polemica ha postò in evidenza nel la DC.

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