Acpol notizie - Anno I - n. 1 - Ottobre 1969

LETTERA DICONVOCAZIONE PERILCONVEGNO DI.GROTTAFERRA Cari amici, finalmente, esaurita la stagione dei Congressi, sono in grado di inviare questa lettera, che rappresenta il risultato di varie riunioni del Comitato Promotore Nazionale, e dei colloqui avuti con molti di voi. Vi comunicò innanzitutto che pensiamo di conservare l'attuale struttura informale che fa perno sui comitati promotori e sui segretari, coordinatori del comune lavoro. · Gli amici impegnati nelle forze politiche della sinistra democratica e socialista, nei sindacati, nelle Acli, i giovani, gli studenti e gli intellettuali che convergùno nell'A.C.POL., ritengono in tal modo di poter meglio operare insieme e lealmente per un nuovo modo di fare politica nel nostro Paese, e per colmare l'evidente sfasatura esistente tra società civile e istituzioni. Per il lancio dell'Associazione il co·mitato Promotore Nazionale ha organizzato un Convegno che terremo a Grottaferrata il 30/31 agosto: contiamo di avervi tutti presenti a questo primo incontro nazionale. lnizierem0 il 30 agosto alle ore 1O precise e pensiamo di concludere prima delle ore 17 di domenica 31/8 e.a. Introdurranno i lavori Riccardo Lombardi e Livio Labor. Insieme al programma del Convegno di Grottaferrata e del la scheda di adesione che vorrete cortesemente far f).erv nire en o il 20 .v., vi allego copia della dichiaraIO10eca I o 1anco zIone iniziale, dello statuto provvisorio, di una proposta per l'organizzazione periferica del I'A.C.POL. e del programma del Convegno di Milano del 26/28 settembre. Facciamo appello al vostro senso di responsabilità politica, posti come siamo di fronte alla grave fragilità dei tradizionali equilibri democratici. del nostro Paese. Abbiamo l'ambizione di riuscire a diventare una seria, efficiente, ricercata sede di incontro politico delle forze del movimento operario e della sinistra democratica e socialista. Così confidiamo di riuscire a dilatare lo spazio politico del movimento popolare in lta1ia al servizio di tutta la classe operaia e del consolidamento di una vera democrazia, fondata sulla partecipazione e non sulla delega quinquennale. Noi riteniamo di dover evitare i pericoli di inutilizzazione politica che incombono sullo spontaneismo e non crediamo al rivoluzionarismo verboso ed estremistico: il blocco d'ordine fonda su questi errori tutte le sue speranze! Noi vogliamo diventà"re un concreto, operoso, rreativo punto di incontro e di convergenza tra le forze del cambiamento del nostro Paese. Arrivederci e un fraterno saIuto Vostro Antonio Fontana

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