• 64 era bollato e aggettivato, per dirla con il ras cremonese, si limitò a rispondere <'. Mantengo quel che ho detto, _confern1andoche non con la platealità del linRuaggio, ma con la nobiltà e la dignità della· parola si educa il popolo! ». Parole sciupate per segretari politici e ras dél fascismo ... mentre proprio subito dopo la- pubblicazione della sentenza della Commissione I~truttoria dell'Alta Corte del Senato, i giurati d~lle Assise di. Roma, noJ}ostante la richiesta di condanna pronunziata dal P. ·M. comn1. Maroni, ora Presidente del'Alta Corte di Giustizia per le sanzicni contro il fascismo, assolvevano i vari fascisti imputati dell'aggressjone e del ferin1ento del Senatore Bergamini direttore del « Giornale d'Italia ». E un mese dopo, De Bono, rientrava in Senato, e si preparava a partire per ia Libia quale Governatore, in attesa della campagna di Etiopia dove doveva far rifulgere le sue doti di stratega e specialmente di divoratore di milioni ... * * * Un altra Iase del delitto, dopo la pronunzia del Senato, è così chiusa: gli on. avvocati Modigliani e Gonzales per la Parte Civile non fecero appello, limitandosi· a protestare per il tempo ristretto a loro disposizione e per non aver potuto esaminare mai gli atti della istruttoria Matteotti, ai quali la Sentenza del Senato si era riferita ... Pochi giorni prima del verdetto di Piazza Madama, l' «Epoca>> così scriveva: « Qualche filo di luce potrebbe trovarsi nella Sentenza della Commissione Istruttoria che pare abbia assolto De Bono· dalle accuse mos_seglidal clott. Donati, una luce così tenue che non permette supposizioni. · Ili rnomento in cui P,li alti del processo furono chiesli al Senato se111bravache si volesse far luce, ma ora che tutto è tornato come prima, pare che le cose siano cambiate ». Il giornalista aveva ragione: le cose erano cambiate e il tenue spiraglio di luce veniva soffocato nelle tenebre più fitte. Biblioteca Gino Bianco
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