Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale della piccola borghesia a danno dell'altra e del proletariato nella vita am– ministrativa - ecco in poche parole la vita pubblica nel Meridione. Quando un partito riesce a sbalzar giu dal potere i suoi avversari, per prima cosa manda a spasso gli impiegati antichi e mette al loro posto i propri aderenti. Questo, che è il vantaggio piu importante e l'obiettivo fon– damentale delle battaglie locali, è poi accompagnato da altri vantaggi mi– nori: si conquista la Congregazione di Carità e con la Congregazione si conquistano le rendite. I vincitori introducono in paese in franchigia i generi che andrebbero soggetti al dazio consumo; scaricano le proprie spal– le ·delle imposte municipali e aggravano le spalle dei nemici. È insomma per chi perde un disastro, per chi vince un terno al lotto.7 Tutto questo non potrebbe avvenire senza l'approvazione del prefetto e della giunta amministrativa. Bisogna quindi essere sempre d'accordo col prefetto e obbedirlo in tutto ciò che crederà nella sua altissima sapienza di dover comandare. Tanto il partito dominante quanto quello d'opposizione fanno a gara a mostrarsi amici del prefetto. Il prefetto, a sua volta, deve lasciar le mani libere ai dominanti, ma non disgustarsi coi dominati; se si compromettesse troppo coi primi, un possibile cambiamento di deputato · significherebbe per lui un trasloco o peggio. Il deputato, poi, non deve compromettersi troppo con questo ministero, perché il ministero venturo si vendicherebbe, appoggiando nelle elezioni il partito avversario. Cosf la vita pubblica si riduce a una serie continua di strisciamenti vicendevoli, di mercimoni, di servilismo di tutti versò tutti. L'origine dei deputati meri– dionali sempre ministeriali sta tutta in questa condizione di cose. Una regione che manda alla Camera sempre non meno di duecento deputati eternamente ministeriali è un peso insopportabile per i partiti ri– formisti delle altre regioni italiane. È un fatto che le accuse piu vive, le recriminazioni piu astiose contro il Mezzogiorno vengono lanciate 11el– l'Italia settentrionale specialmente dai partiti democratici e anzitutto dai socialisti. E i socialisti hanno perfettamente ragione. Se l'Italia settentrio– nale fosse lasciata a se stessa, i partiti democratici troverebbero in essa tutti gli elementi necessari per trasformare legalmente o altrimenti lo Stato. Invece con la palla di piombo meridionale legata al piede, qualunque rifor– ma legale è assolutamente impossibile, perché la gran massa dei deputati meridionali unita ai conservatori settentrionali schiac.cia la democrazia set– tentrionale; e una riforma di altro genere diviene estremamente difficile, perché nei momenti di grandi crisi il Mezzogiorno legale o dorme o fa le viste di dormire. Cosf anche lo studio di questa classe sociale ci conduce a conclusioni sconfortanti. Da una riforma economica e politica questa classe sarà certo avvantaggiata; e ci guadagnerà specialmente in moralità e in dignità; e 7 Si veda a• questo proposito per la Sicilia il bel libro del COLAJANNI, Gli avvenimenti di Sicilia, Palermo 1895, c. XI. BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=