Regolamento provvisorio per le scuole del Ginnasio di Forlì

2 REGOLAIENTO Il PROVVISORIO FORLI 1'1\ESSO LUIGI BORDANDJNI 1848.

MAZ 0700 00119 MAZ 3760

9999999999 PARTE I. TITOLO UNICO Della Ptesiden:za c Dire:zione degli Studi. 1 J1 Ginnasio c la Biblioteca Comunale sono sotto la dipendenza del Comune. Nel Ginnasio Comunale risiedono ancora lo scuole del Ginnasio Cesarini Mazzoni che dipendono unicamente dalla Congregazione di questo nome. Tanto il Comune quanto la Congregazione Cesarini Mazzoni delegano una rispettiva Commissione per la sorveglianza delle proprie Scuole , delle quali Monsignor Vescovo ha la Presidenza. Egli deputa una persona ecclesiastica per la immediata vigilanza in tutto ciò che riguarda l'insegnamento cd il costume (Bolla Quod Divina Sapientia S· 157. ) .

4 2 La Commissione del Comune è nominata dall' Iflustrissimo 1\fa"istrato. Questa si compone di sette individui e0 sarà presieduta dal Gonfaloniere 0 per esso da un Anzi~no. !-lella medesima farà parte il Prefetto del Gmnasw. 5 Due per turno, ec~ettuato il Prefetto , avranno ." immediata sorv eglianza delle Scuole per un trimestre. In questo tempo assisteranno agli esami che vi avessero luogo, c si presteranno a quanto richiede il buon andamento degli studi, e della scolastica disciplina. 4 Uno dei membri verrà scelto all' Ufiicio di Segretario il quale dovrà redigere i Verbali delle sedute, protocollare, custodire l' archivio, c stendere qualunque atto, lctlera, o documento che occorresse. Mancando il Segretario, il Presidente deputerà chi ne faccia le veci. 5 La Commissione terrà la sua ·residenza nello stesso locale del Ginnasio, dove avrà le sue adunanze, quando non piacesse al Signor Gonfaloniere di chiamarla a sè d ' innanzi, e dove saranno custoditi gli alli delle sedute, e ogni altro documento relativo. 6 Essa si riunir~r una volta al mese ordinariamente1 e nel primo Giovedì; e straordinariamente qualunque volta lo esigessero le circostanze. Se il suddetto giorno fosse impedito, si porterà l' adunanza al dì susseguente, o ad altro il pitl vicino. 7 Nell'adunanza di Settembre stabilirà- il Prodromo degli studi, l' Orario, e il Calendario delle vacanze per l'anno successivo, e in quella del mese di Decembre proporrà quelle opere che crederà necessarie da essere acquistate per la comunale Biblioteca. 8 Perchè le sedute sieno legali dovranno riunirsi quattro almeno de' suoi membri: mancando questo numer() si ripeterà l' invito per altro giorno~

5 c la seduta avrà luogo, qualunque sia il numero degl'intervenuti. 9 Alle adunanze straordinarie si farà precedere invito finnato dal Presidente c dal Segretario. Per le ordinarie basterà che questi ne ricordi il giorno e l' ora. 10 Tutte le deliberazioni saranno prese a pluralità di voti secreti. 11 I verbali saranno sottoscritti da tutti i presenti; e ogni adunanza a\'l'a sempre principio dalla lettura del verbale dell' adunanza precedente. 12 La Commissione riferirà ogni anno al magistrato lo stato dell' Istruzione Ginnasiale, i disordini che per avventura avesse rilevati, proponendone gli opportuni rimedi. 15 Dietro autorizzazione del Magistrato decreterà l' espulsione di quei giovani, che per gra\·i mancanze ne fossero giudicati meritevoli; e riabiliterà i sospesi, quando se ne mostrassero degni. 14 Interverrà collegialmente alla solenne apertura delle scuole, all' annua distribuzione dei premii, c a tutte quelle funzioni scolastiche a cui intervenisse il Magistrato. ' 15 Uno dei membri della Commissione precederà ogni anno la solenne premiazione con analogo discorso. 16 Sarà ufficio della Commissione il proporre alle scuole Ginnasiali que' libri , e quei metodi d'insegnamento, che essa crederà pii1 opportuni; e di prov- , ·edere a tutto quello che avvisasse più espediente a migliorare la condizione degli studi nel pubblico Ginnasio.

6 PARTE II. TITOLO PRIMO Delle Scuole del Ginnasio. Le Scuole del Ginnasio Comunale sono quindici : Anatomia e FisioJooia nello Spcdalc, Rettorica ed Eloquenza , Umanità e Grammatica Superiore , Grammatica Inferiore, Rudimenti Grammaticali , Calligrafia cd Aritmetica, Elementi di Calligrafia, Disegno di Figura, Disegno di Ornato e Architettura, Incisione, Principii di Violino, e le quattro Scuole Normali o di 1\ione. ~ Le Scuole Cesarini-Mazzoni, sono: Sacra Teologia, Istituzioni Civili e Canoniche, Filo3ofia, Algebra e Geometria, ed Aritmetica Ragionata. 5 Gli scolari del Ginnasio saranno perciò obbligati a tenere nel corso de' loro studi l' ordine seguente: « Anno 1.0 Elementi di Grammatica latina e ilacc liana = Elementi di Calligrafia cd Aritmecc tica. • Anno 2.0 Grammatica inferiore Latina c Italiana = cc Calligrafia ed Aritmetica. cc Anno 5.o Grammatica Superiore Latina c Italiana cc = Calligrafia ed Aritmetica. " Anno 4.0 Umanità = Calligrafia cd Aritmetica. cc Anno 5." Rcttorica Geografia c Storia = Aritmccc tica Ragionata. • Anno 6.0 Algebra e Geometria. = Logica e Metafisica. « Anno 7.0 Eloquenza = Etica e Fisica. 4 Alle Scuole di S. Teologia, Istituzioni Ci vili e Canoniche, Anatomia e Fisiologia, Ornato e Architettura, Figura, Incisione, c Violino saranno am~

1 messi quelli, che vorranno dedicarsi a questi studi, e che saranno riconosciuti dal Professore forniti delle qualità, c disposizioni necessarie. 5 . L' anno scolastico incomincia il l) di Novembre e finisce per le scuole Superiori ai 14 di Agosto, por le Inferiori ai 7 di Settembre, e per lo nOfmali ai 20 di quest' ultimo mese. ( Bolla Quod Divina Sapicntia s. 286. ). 6 Sarà vacanza in tutti i giorni festivi di precetto, e nei Giovedì purchò non sia festa o vacanza il 1\Iercoldì o il Venerdì: in questo secondo caso si farà lezione il Giovedì , ma sa rà vacanza il Mercoldì. 7 Le vacanze di Natale incominceranno dal 24 Dccembro inclusivo a tutto il 1. Gennaro : quelle di Carnevale dalla Domenica di Scssagesima a tutto il dì delle Ceneri: quelle di Pasqua dalla Domenica delle Palme a tutto il Martedì dopo le Feste. 8 Sarà puro vacanza nei giorni di S. Martino, di S. Caterina c di S. Lucia, nella vigilia c Festa della B. V. del l.' uoco, nel giorno di S. Antonio Abbate c del Voto pubblico, nel triduo di S. Pellegrino Laziosi, nella vig\lia c giorno di S. Luigi, c nell ' anni1•crsario dell ' Incoronazione del Sommo Pontefi ce . 9 L'anno scolnstico si divido in tre terzeric. La prima fini sce ai 51 di Gennaro, la seconda ai 50 di Aprile, e l'ultima ai 51 di Luglio. ( Bolla Quocl Ioivina Sapientia S· 148. ). 10 r initc le prime duo vi saranno gli esami verbali sulle materie studiate, e dopo la terza gli esami si fa ranno tanto in iscritto che orali, o scr- ' 'iranno pnrc di concorso ai premj. ( llo!la Quod Divinn Sapientia s. 27G. ). 11 Al principio di ogni anno si pubblica il Prodromo degli Studi, l' Orario , c il Calendario delle va'anze.

8 12 Tutti gli scolari del Ginnasio sono ten~t! a seguitare l' ordine degli studi sopra stab!ltto ; nè potranno m vcrun caso, o sotto qualunque pretesto prescindere dalla detta regola. 15 Si eccettuano quelli che frequentano le scuole siccome udi tori, i quali perciò non potranno concorrere ai premj, nè godere dei diritti degli scolari. Saranno però subordinati a tutte le discipline che riguardano l'ordine, la buona condotta e la morale. TITOLO SECONDO Del P,·efetto. 14 Il Prefetto veglierà continuamente all' esatta osservanza delle discipline prescritte ai ,Professori, ai Maestri, agli Scolari cd inservienti, sia rispetto agli ufficii loro, sia rispetto alla morale c religiosa loro condotta. (Bolla Qttod Dtvina Sa7JiCil· tia s. 24.). 15 Riferirà ogni mese alle rispett ive Commissioni degli studi quanto avrà rilevato di contrario alle prescritte discipline, e sarà incaricato dell ' esecuzione di quanto verrà dalle suddette Commissioni stabilito. 16 Spirato il mese di Novembre passerà alle stesse Commissioni l' elenco degli scolari del Ginnasio. 17 Nei giorni di scuola si troverà in Ginnasio mattina e sera; cercherà principalmente di sorvegliare la scolaresca prima che incomincino le scuole e dopo il fine delle medesime. 18 Riprenderà e costringerà quelli che mancassero al debito loro per le prime volte: in seguito ne darà avviso ai loro genitori, c se ciò non giovas-

9 se, potrà anche sospenderli, facendone subito rapporto alla relativa Co!nmissione, onde essere autorizzalo all ' espulsione. ( Bolla Quod IJ ivina Sapient ia SS· 160. 161. 162. 163. 164. ) . 19 Lo scolare espu lso una vol la non potrà pii1 essere ammesso. ( Bolla Quod JJivi1m Sapient ia S· 165. ). 20 Rispetto ai giovaneIli delle scuole Normal i, poichè il Maestro avrà praticato gli ullicii sopra indicati ( '18 ), 5ul •·apporto del medesimo potrà il Prcfcllo scnz' alt ro rimandarli alle case loro. 21 Visiterà almeno una voiL.'I ol mese le suddellc scuole normali; onde conoscere lo stato delle medesime c provvedere ai bisogni. 22 Fini to l'anno scolastico presenterà alla Commissione il risultalo dello suo osservazioni , i disordini che fossero avvenuti, i rimcdii che ci crcùesso opportuni, il quadro dello spese necessarie, o quan to avvisasse giovare al miglioramento della pubblica istru~ionc. TITOLO TERZO Dei P1·o(essori e Maestri. 2;) I Professori c Maestri saranno pronti all ' ora desti nata per lo loro lozioni secondo il Calendario che snrà pubblicato ( 11. ) (Bolla Quod Divilla Sapientia s. 73. ). 24 Dovranno uniformarsi nello loro lozioni a quanto vorrà stabilito dalle Commissioni sugli studi, C• dallo superiori autorità. 25. Ognuno incomincerà c fini rà la sua lezione con un allo di nostra Santissima Religione. 26 Terrà nota di tutti i suoi scolari, farà ogni volta l'appello, c quelli che senza giustificato mo·

10 tivo venissero, poichè gli altri avranno della l:t loro lezione li se«nerà siccome mancanti. ( Bolla ' !' · 1 K O ) Quod JJ ivina Saptentta §. <JO. • 27 In tutti i Sabati, nell' ultima ora di scuola alla sera i Maestri dello scuole inferiori eserciteranno i' giovani nel Catechismo ; e i meglio addottrinati ne riporteranno in fino d' anno e premio c lode. 28 Cureranno che nella scucia sia osservata una decen te compostezza, e un rigoroso silenzio; e contro gl' incornposti e i disturbatori si procederà comc agli Ar ticoli 18. 19. 20. 29 Ogni Professore o Maestro avrà tulla la cura che i suoi studenti abbiano penna, carta, e calamaio, tuili quei liba·i ed altre suppellettili scolastiche che ~ono necessarie allo studio, a cui si dedicano. l negligenti in questo sa ranno denunziati al Prcfettu il quale procederà contro di essi comc ai sopracitati Art icoli. 50 Noterà giornalmente in apposito registro la diligenza c il profitto de' suoi giovani; e ciò gli servirà per ammonire i negligenti, c per fare con verità gli attestati richiesti. ( Bolla Quod Divina Snpienliu SS- 87. 88. ) . 31 Questi Registri si passeranno trimestralmente dal Prefetto all tJ Commissioni, onde servir possano di norma al concorso ai prcmj. 32 Siccome le scuole delle Gramma tiche sono le pi11 numerose; così, per evitare lo strepito, nell' uscita dci !:iOI"ani si osserveranno le seguenti norme. 1.o Ogni truppa uscirà separatamente al suono ripetuto della Campanella, c prima la scuola di Grammatica Superiore, poi quella di Grammatica Inferiore, infine quella dci Primi Rudimenti. 2.0 Ogni l\laestro disporrà in modo i suoi giovani, che all ' uscire di scuola si trovino due a

11 due, e preceduti da uno dc' più ~avi i c morigerati. 5.° Così partiranno seguiti e sorvegliati dal proprio Maestro almeno sino alla via del corso. 35 Ogni Professore e Maestro avrh cura che i suoi giovani parlino sempre italiano, c acquistino una perfetta pronunzia. TITOLO QUARTO Degli Scolar·i. 54 Chiunque desidera di essere ammesso alle scuole del Ginnasio ne avanza dimanda al Prefetto, corredala dell'attestato del proprio 11an·oco, o degli studi falli con lode. (Bolla Quod Divi~~a Sapientia s. 152.). 55 Tanto i nuovi ammessi, come quelli che appartengono al Ginnasio, c che debbono passare dall' una all' altra scuola, vengono sottoposti all' esamc dci maestri e Professori che li hanno a ricevere. Se si riconoscono incapaci, sono rimandati alla Classe o Scuola, cui appartenevano, per un altr' anno. Quest' esam() si fa alla presenza dei Deputati delle Commi s~i oni , del Delegato Vescovile, c del Prefetto. ( Bolla Quorl Divina Sapientia s. 152. ). 56 Da quest' esame sono eccettuati quelli che al concorso dei premj dell' anno precedente furono giudicati degni di premio, o di lode distinta ( Bolla Quod Divi11a Sapientin S· 154. ). 57 Col giorno 25 di Novembre si chiuderà il libro d' ammissione alle scuole; e solo per qu alche giusto motivo o circostanza particolare il Prefetto potrà ammettere nn qualche giovane dopo detto termine, scorso però il 1 Dcccmbre non vi sarà luogo ad alcuna indulgenza. I Maestri Normali, col

12 prnuesso tld Prefetto,. potranno ricevere i gioranetli alle loro scuole smo a tutto Dccembrc ( Bolla Quocl Dwina Sapientia s. 151. ). ~ Gli scolari delle scuole maggiori, c di belle Arti riceveranno dal Prefctlo un CcJ· tifìca to di Ammi ssione n l'a;;ella, che li dichiara studenti del Ginnasio: indicando gli studi che fanno in quell' anno, c le Classi a cui appartengono. 59 Alla fine di ciascuna tcrr.eria ogni scolaro presenta al proprio Professore la sua 11agella, onde sia sottoscritta, c ciò gli servo di atlestato di sua diligenza, siccome pure dovrà fal'la so ttoscrivere dal Direltore spirituale per gli cscrcizj di Religione: alla fino d'anno il Prefetto lo ritira endo conoscere se abhiano le debito sottoscrizioni per ammettere i giovani al concorso dci premj , chò in caso diverso ne sarebbero esclusi. 40 Gli scolari delle scuola Inferiori non ricevono la Pagella; ma sono notati semplicemente sui registri del Ginnasio. 41 Tutti gli scolari del Ginnasio saranno rigorosamente subordinati al Prefcuo, o nella scuola al rispettivo maestro o Professore; c attenderanno agli cscrcizj scolastici con silenzio, modestia o diligenza. (Bolla Quod Divina SatJicntia s. 15!J. ). 42 Nessuno potrà entrare souo qualunque pret esto in tempo di lezione in alcuna di quelle scuole a cui non è ascri tto; nè potrà rccarvi , benchò militare, bastone, o arma qualunque. ( Bolla Quod pivina Sa]Jicn ti a SS· 166. 167. ) . 43 E vietato agl i studenti del Ginnasio lacerare qualunque cnrt~ che per ordino superiore si affi gga, o sporcare 10 qualunque modo le pareti del Gin. nas1o c delle Scuole, di passeggiare o intcrlcnorsi fuori di questo in tempo di lezione, di frc. qucntare i pubblici ridotti, adunandosi o facon. dol'i crocchi; o staranno lontani da quei luoghi,

15 e ùa quelle persone, che non godono fama di probità. ( Bolla Quod Divi11a Srtpicntia SS· 168. 169. 170. ). 44 Tutte le sopra indica te mancanze saranno punite a norma degli Articoli 18. e 19. TITOLO QUINTO Delle Scuole Normali. 45 In ogni Rione della Città havvi una scuola Elementare. 46 l J\Iaestri Normali sono tenuti d' insegnare a leggere, scrivere, l' abaco, le prime quallro operazioni semplici di Aritmetica, e il Catechismo. 47 Daranno lezione mattina o sera, la quale durerà due ore c mezzo. 48 Chiunque ' 'uolc essere ammesso a queste scuole dovrà riportarne l'ordine so:ritto dal Prefetto del Ginnasio da presentarsi al .Maestro, che lo ritiene presso di sè. 4!) Spirato il mese di Decembre, i Maestri Normali passeranno al Prefetto del Ginnasio l' Elenco dci loro scolari distinti nelle loro classi, e al fine di ogni terzeria gli rimetteranno Io stesso elenco con la nota della diligenza e del profitto di ognuno. 50 Gli scolari di queste scuole daranno in fin d'anno l' esame , che servirà pure di concorso ai premj . 51 l maestri procureranno che i loro giovanettti sieno netti della persona, morigerati, e composti ; e chi' nna volta al mese si accostino alla Santa Confessione. 52 Non c loro permesso di tenere degli Alunni per istruidi in modo diverso, e separatamente dagli altri. lJ5 Nessuno potrà passare dalle scuole Normali a quel-

'].i le del Ginna~io, il quale non 5appia le~gcre spoditamcnte il latino c l' italiano, mcd10crcmento scrivere sotto deUatura, c le qu:1ttro suddello operazioni di Aritmetica TITOLO SESTO Degli Esercizi di Religione. 51 In tutli i giorni di scuola vi sarà la Santa Messa nell'Oratorio del Ginnasio a comodo degli scolari a cu i saranno tenuti d' int erveni re tutti quelli ' la cui scuola termina allo stesso punto, cioè, d;lla "scuola di primi Rudimenti alla Rctlorica inclu~i vamcnte. ( llolla Quocl Div ina Sap. s. 183.). 55 Uno dei maestri delle scuole inferiori per turno vi assisterà, cd avrt1 cura di faro uscire i giovani in silenzio, o nel modo prescritto all' Articolo :>2. 5G Tutti gli scolari del Ginnasio nei giorni festi vi di precetto dovranno intervenire alle Congregazioni Spirituali e a tuui quegli cscrr.izj di Jlcligione prescritti dalla llolla Quod Divina Sapicutia, salve le modifìcazioni che credesse apporl'i Sua Eccellenza Rcverendissima 1\Jons. Vcscoi'O ( llolla Quod Diviua Sapicntia s. 193.) . '57 Queste Congregazioni saranno presiedute da un Direttore nominato da Monsignor VcscOI'O, a cui t utti gl i studenti dovranno essere subordinati . 58 Una volta al mese saranno tenuti gli scolari di accostarsi ai SS. Sacramenti. '59 Ogni anno al finire di Quaresima si daranno gli Esercizii Spirituali ai medesimi in preparazione . della. S. Pasqua. ( ll?lla Quod Divhw Sap. S18G.). 60 Il Du·ettorc nolcra 1n apposito libro le mancanze d~ i giovani ai religiosi loro ùovcri, c ad ogni truncstrc le pas~crà al Prefetto per sua norma

15 al concorso dci premii. ( Bolla Quoll D. S. S188.) 61 Tutti dovranno recarsi alla Congregazione con modestia e compostezza, c coll' Ullicio della 13. V. Quelli che uc mancassero S<Wanno notati comc non intervenuti. 62. Accadendo la morte di uno Scolare si reciterà il no!lurno dei morti, c so vogliono, potranno gli studenti a loro spese far cantare anche la messa di Requie. Questa poi si canterà sempre, accarlcndo la morte di qualche Professore o Maestro, coll' intervento di tuui i Professori, Macstl'i, c Studenti. ( Bolla Quocl Divina Sapientia S185 ) TiTOLO SETTIMO Dei Premj. 65 Tul!i gli scolari del Ginnasio che abbiano adempito a quanto prescrivono gh Art. 12. 58, 5!), 56. e 58. potranno presentar,; i all' esame pe1· concorrere ai prcmii. 64 l prcmii si dividono in tre Clas>i. Quelli della prima consistono in una mcÙai(lia d' ar~ento : quell i della sc,·onrla in una simil e·, ma di minor dimensione; quel li della terza in libri. Al promio di prima o seconda Classe ' 'a pure unita una lcllera patente d' onore. 65 Dci premii di prima Classe so ne concedono due alla Rcllorica cd Eloquenza, uno a quella di Anatomia, c Fisiologia, uno a ciascuna delle p•·ime Classi di l~ i gura , di Ornato, di Architettura, di Prospctti,·a, di Plastica, c uno alla Scuola d' l nch,ionc ; vi sarl1 pure uu altro premio di prima Cla~sc per la Poesia, c cosi in tutto N. ·10. 66 Anche a ciascheduna delle Scuole Cesarini-!\lazzoni si acconla un premio di prima <.: la~>c. 67 Di quelli di seconda Classe uno ; i accorda alla

16 scuola di Umani tà, uno a quella di Grmnm~tica Superiore, uno a qu~ll~ ,di ~rarom.a ti ca lnfcr•ore, uno a quella dei pr1m1 Rud•ment1, uno alla seconda Classe di Plastic.1, uno alla Classe seconda c . un altro alla Classe terza di Figura, uno a' ciascuna delle seconde Classi di Architettura c di Ornato, c uno alla prima Classe di Calligrafia ; e così in totale N. 10. 68. Dci prcmii di terza Classe se ne danRo due alla Scuola di Uma nità, e Grammatica Superiore, quallro a quella di Grammatica lnf<> riore, quattro a quella dci Primi 1\udimcnti, uno alla quarta Classe di Figura, sette alla Scuola di Calligrafia prima, quattro a quella di Calligrafia seconda, cinque a quella d' Aritmetica, due per ciascuna Scuola Normale, tre per la Dottrina Cristiana alle tre scuolo di Grammatica, e quallro per lo stesso og~;cllo alle suddette scuole Normali ; in tullo N. 42. (j!) Sarà poi io facoltà delle rispeLti ve Commissioni di accrescere o diminuire i suddetti premj se - condo il numero maggiore o minore dei Giovani, c secondo i generi di studio che si coltivassero nel Ginnasio. 70 Alla fine di ogni corso scolastico v' avrà inoltre la distribuzione del Gran Premio, consistente in una medaglia d' oro del ' 'alor di Se. 16. Le discipline di questo concorso Eono le seguenti. 1. Potranno concorrere i soli scolari di Teologia, d' Istit uzioni Civili e Canooicho, di .Matemat ica, di Filosofia , di Anatomia, c }' isiologia, di Disegno di Figura, di Plastica, e di Eloquenza. 2. Oltre le qualità voluto dall' Art. 65. si richiede, che il Concorrente dopo aver riportato sempre il 1. Premio nei primi anni dal corso scolas tico, lo abbia parimenti conse,uito nell' ultimo anno, in cui cado la distribuz~ne del Gran Premio io una dello predette scuole .

17 5. Nello opere presentate al concor,;o si nasconderll il nome del concorrente ; e per ottonel'e il premio vi si richiederà un merito assoluto, e non già di sola comparazione. 4. Hisultando alcuni dci concorrenti di merito eguale, se ne seoprirà il nome, onde e::aminare i registri, e conoscerne la diligenza, la probi tà, il numero dci premj ottenuti ec. c poscia si passeranno ad uno ad uno a scrutinio secreto. 5. Se dopo tutto questo riuscissero pur tuua. via alcuni cflll parità di voti, la sorte allora deciderà tra i candidati; dovendosi però far menzione onorata di quelli che ne fossero così rimasti escl usi. 6. Questo Gran Premio poi terrà luogo della medaglia d' argento, che sarebbe toccata a quella scuola, a cui appartiene il giovine premiato. 71 Jl primo concorso al suddetto premio avrà luogo alla fine dell' anno scolastico 184!). 72 La solenne distribuzione dci premii ~i farà entro il rnese di Settembre c non più tardi. l'ITOLO OTTAVO Del Bidello. 73 Il Bidello non dovrà mai allontanarsi dal Ginnasio in tempo delle scuole; che anzi dovr:t esservi mezz' ora prima, sì alla mattina, che alla sera. 7 4 Dovrà sorvegl iare con tutta diligenza i giovani, principalmente innanzi al cominciamento, e dopo il fine delle scuole, si nell' interno, che nell' esterno del Ginnasio, ammonirà quelli che non si portassero con la dovuta modestia, e silenzio, o ne avviserà il Prefetto, quando le ammonizioni fossero state inutili. ( Bolla Quod Divi7Ut Snpientia S 128. )

18 7;J Ogni mallina ~ar!l s~a cura di ~polve!arc le _cat~ tcdrc dci J>rofcsson , c .Macsll' l, c 1 banchi d1 lettura nella JJibliotcca; ogni scllimana dovrà scopare le scuole, cd una volta al mese ~· ~ratorio, il corridojo tcl-rcno, lo scalonc c la B1bhotcca. 7G Jtendcrà sempre pronto cd esatto conto al Prefcllo di tullc le no,·ith, che accadessero, o Mlle ~cuolc, o nel recinto del Ginnasio. ( Boll a Quod J)ivilln Srtpicnt ia S 129. TITOLO NONO Disposizioni Generali 77 Ì·: ,·ictato a qualunque Maestro sia del Ginnasio, sia di !\ione, l' uso della verga o stallilc, o il percuotere in qualunque modo i giovani studenti ; :n·cndo alle mancanze dci medesimi provcduto gli Art. 18. 19. 20. 28. 29. 78 Il prese nte Regolamento sarà in vigore in via provisoria. 79 Per norma c intelligenza comune ne sarà distribuita copia ai suddetti l'rofcssori e Maestri, e sarà allisso in ogni scuola tlcl Ginnasio. 80 Il Prcfcllo, c i Professori c l\Iaestri, ognuno in quella parte che lo riguarda, sono incaricati della esatta osservanza del medesimo. Fo!•lì 8 Ottobre 1848.

91 Visto cd Approvato - GAETANO Vescovo di Forlì LA ~IAGISTilATURA DOMENICO SAULI VINCENZO OSSI SESTO l\IATTEUCCI RAFFAELLO ALBICINI CESARE SCANELLI GAETANO LOVATELLI LORENZO REGGIANI LA CONGREGAZIONE CESARIXI-~IAZZONI RAFFAELLO ALBICINI lf. di Gonfaloniere Fr. GIACINTO ANFOSSI Priore di San Domenico GAETANO LOVATELLI CAMMILLO Avvocato IUASOTTI

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