Pietro Santoni - Scelta di poesie italiane e romagnole

Nè in più fina architettura. Tra li Numi non so come Di Bibiena sparso il nome Fu) e s' udia ripP.ter spesso Fra quel divo, almo consesso. ~l figliuol di Maja il polo Lascia rapiclo , ed il volo Spiega verso Fusignano, E invisibile pian piano Nel Teatro innoltra il piede, E magnifico lo vede : Talchè vuoi le scene nuove Pel Teatro del gran Giove Copiar ... ecco in mano prende Il penneUo, e all' opra intende. Quando il Nume terminò Tal lavoro J gli occhi alzò Alla volta) e mira in essa Coi color più vivi espressa J Che non pinta ) rna par vera Generosa Aquila altera , Di più agli occhi suoi s' offerse Una Donna, e in lei scoperse Sovruman fulgor raccolto, Che dall' almo divin volto Vivo ognor le traspari:~. Disse : questa è pur T alia; Indi scopre a lei vicini Due vaghissimi Amorini, Che con nobile lavoro 35

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