Gaetano Golfieri - Nell'anniversario dell'amnistia largita dall'immortale Pio IX

1G gevolc, per manco di concordi ajuti si fa impossibile. Ne sia chi mi rÌ[ligli, che io siccome argomt•n lo a ricontlut· l'ordi ne domandi l'ordine stesso costituito...Domando l'ordi ne, sì, ma l'ot·dine dell' individuo , quell' ordine che ha sola radice nella coscienza dell' uomo probo, non avventato, non cieco, non · di md ente del vero già conosciuto. E a voi sarebbe calunnia se noi chiedessi. Domando a PIO <[Uel che è da PIO, a voi quel che é da voi.-La YOlontà del concedere, la volontà del ricevere condegMmente-Dico all'Artefice: espt·imi l'idea gloriosa! dico alla creta: renditi maneggevole a quella mano che ti dà vita! !Ifa s iavi aperto, ch'io non consigl io ne'popoli pazienza bruta ma docile attività. Il Principe nostro benigno pose la mano spontanea alla salute, c lìnchè ve rsa\'a i tesori del pt•oprio cuore, sol chiese a voi.. .. anzi non la chi ese quel modestissimo, ma s'ebbe volnotc•·osa da' vostri animi la grat itudine c dalle vostre bocche la lode. Ma oggi si volge a voi c v i chiama scco per condiYidcrc la letizia c la gloria d'un bene ch' Ei vuoi compiuto, c i cui salutiferi fi'Utl i saranno ,·ostri. Domanda a voi i tesori del vostro senno, del vostt·o amore ; v' addita l'erta c precede; seguiamolo! .Ma per che via? Per quella sola ove mosse i primi suoi passi. Non c'illudiamo! Non traYisiamo lo spirito della politica nostra salute. Fu l'Amni stia che alla rigcnerazione dell'esser nostro diede principio; la sola Amnistia nel fedele suo svolgimento la può compire. A PJO che l'chhc concetta sta di tcnerla inspiralrice perpetua di sue munificenze , a noi che l'abbiamo gustata s ta di scrbarla maestra de' nos tri pensier i, giudice de'nos tri affetti. Salva t·e un popolo, condominarlo in soavita di mansuetmlinr, ceco la finale intenzione dell'Amnistia. Qu iutli due guise nemici di questo Alto riuovalorc, c1nauci-

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