Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

sorgere e negare il nostro sangue per qualsiasi mira di conquista territoriale o di allargamento del prestigio statale, poiché tutto ciò è per lo meno estraneo al nostro interesse. Ma non è ugualmente estraneo al nostro interesse il permettere che trionfi. o sia soffocato un principio di libertà necessario alla preparazione del nostro avvenire» 130. Questo nuovo indirizzo porterà il gruppo dei sindacalisti rivoluzionari facente capo a De Ambris a dimettersi dall'U.S.I. la quale, invece, continuerà a sostenere il neutralismo ad oltranza. Ma da quel momento i sindacalisti perderanno i loro legami e la loro influenza sulle masse proletarie e finiranno col disgregarsi in diverse particolari posizioni, concludendo cosi la crisi ideologica e politica iniziatasi con la fine della « settimana rossa ». Orietta Lupo t3o L'Internazionale, 22 agosto 1914. Su posizioni analoghe a quelle di De Ambris è Filippo Corridoni che nel suo scritto Sindacalismo e Repubblica, affronta un'acuta analisi del sindacalismo sulla base dell'esperienza della « settimana rossa». 82 Bib~iotecaGino.Bianco

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