Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

Corridoni a Milano riaffermò la volontà di combattere contro il governo manifestando l'accettazione della rivolta violenta e decisiva 63 • Il Consiglio generale del Sindacato Ferrovieri Italiani intanto emanava il 6 aprile un comunicato in cui, ritenendo i nuovi chiarimenti dati dal Presidente del Consiglio al Parlamento « indeterminati ed insufficienti », sottolineava la mancanza di volontà della classe dirigente nel risolvere la questione e dichiarava « la propria av:versione per un benevolo accoglimento delle incerte promesse governative». Inoltre, ricordando che « solo esso [il S.F.I. J aveva il diritto di accettare e discutere le proposte governative », in polemica con i passi fatti dalla Federazione, riconfermava il deliberato per una « aperta e decisisa azione al fine di ottenere tuttè le migliorie economiche e morali di carattere indilazionabile » 64 • Nello stesso giorno una rappresentanza della Federazione s'incontrava con il ministro del lavoro Ciuffelli, manifestando cosf apertamente la volontà di giungere ad un accordo 65 • Questo atteggiamento, che provocava una frattura nel fronte sindacale, suscitò le critiche generali dell'estrema sinistra 66 • I sindacalisti aprirono un'aspra polemica con la Federazione, anzi il contrasto si rivelò clamorosamente in occasione di un comizio tenuto a Bologna 1'8 aprile, allorquando si generò un tumulto e si giunse a vie di fatto. I sindacalisti ebbero partita vinta e alla fine fu approvato un ordine del giorno in cui si esprimeva biasimo per la condotta conciliante tenuta dalla Federazione e proposito di continuare nella lotta « per giungere a movimento d'azione diretta » 67 • I ferrovieri sindacalisti intanto erano sempre piu decisi a ricorrere nel caso di agitazione, anche al sabotaggio e intendevano con ogni mezzo affermare la loro leadership sul movimento 68 • La eventualità dello sciopero diventava sempre piu consistente; i ferrovieri si preparavano e organizzavano ~< adunanze di classe» tanto piu che il governo appariva irremovibile e minacciava la militarizzazione 69 • A Bologna l'll aprile, trecento ferrovieri approvarono l'operato del Sindacato riaffermando la volontà di continuare la lotta 70 • Analoghe af63 Cfr. Yvon De Begnac, op. cit., Milano, 1943, p. 449. 64 Avanti!, 7 aprile 1914. 65 U~ rappresentante della Federazione, intervistato a proposito del diverso atteggiamento assunto dal Smdacato, commentava: « È tutta una questione di metodo e di tattica», ibidem. 66 Cfr. commento di Mussolini sull'Avanti!,' 9 aprile 1914, intervista di Rigola all'Avanti!, 11 aprile 1914. La Federazione aveva richiesto di aderire alla C.G.d.L. il 28 marzo 1914, ma la domand~ f uaccettata dal Consiglio Direttivo solo nella riunione del 21-22 luglio 1914. Cfr. La Confederazione generale del Lavoro negli atti, nei documenti, nei congressi 1906-1926 a cura di L. Marchetti, Milano, 1962, p. 194. 67 A.C.S., Ministero dell'Interno, cit., D-2, busta 87, fase. 189, sottofase. 11. 68 A.C.S., Ministero dell'Interno, eit., D-2, busta 87, fase. 189, sottofase 11, telegramma, 10 aprile 1914. Commissario Compartimentale P.S. Wenzel. 69 A.C.S., Ministero dell'Interno, cit., D-2, busta 87, fase. 189, sottofase. 11; busta 87, fase. 189, sottofase. 24. 70 A.C.S., Ministero dell'Interno, cit., D-2, busta 87, fase. 189, sottofase. 11., telex 12 aprile 1914. 60 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==