Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

- XVI - - politici italiani, avr~bbe accettato ed avrebbe imposto al paese senza la min~ma esitazione l' intervèn.to nella guerra a fianco degl'Imperi centrali. E quando si acce~ti il punto di vista i1 mper1ialista, e dato che un programma i1 m.perialista italiano· pote1sse veramente realizzarsi nell'alleanza con: gli Imperi centrali, si deve t1iconoscere che 1~guerra triplicista. sarebbe stata la vera autentica guerra i:mlperialista dell'Italia. Il blocco austro-germanico avrebbe messo sotto il proprio- ,controllo tutto il bacino orientale del M,editerraneo e l'Asia anteriore; l'Italia avrebbe fu~ionato come antemurale medieuropeo verso il Mediterraneo occidentale, contro l'Inghilterra e contro Ia Francia; in compenso, I avrebbe ottenuto dal Governo· di Vienna una sistemazione arnichevole della propria frontiera orientale, ed avrebbe occupato la Tunisia, la Corsica, il Nizzardo, la Savoia. ,e una parte dei territor~ coloniali che sare~bero rimiasti disponibili in Asia e in Africa. Il difetto di questo progran1ma· imperiailista triplici sta era che gli mancava il 1 consenso dei Governi allea.ti. Era come il sogno della lattivendola. Scivolò su cli un nulla : sulla questione del Trentino. I Governanti austroungarici nòn intendevan·d cedere un solo pollice di ter- - reno agl' irredentisti e ai nazionalisti italianli. I Governanti tedeschi non volevano mettere a rischio l'aUeanza austriaca, facendo pressioni su Vienna a favore del- , l'irredentismo italiano. Gli uni e gli altri si tenevano: sicuri della vittoria, anche senza il con.corso delle forze italiane. Il Gabinetto di· Berlino era con- , vinto che quello di Rom·a gli sarebbe andato dietro nella sua avv,entura, sen1za volontà propria, in pref ' Biblioteca Gino Bianco

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