Saverio Merlino - Concezione critica del socialismo libertario

namento e alla partecipazione proporzionale al valore delle pro~ prietà; e sopprimete la pericolosa possibilità che la proprietà e lo sfruttamento indivic;luali continuino a sussistere accanto alla proprietà e allo sfruttamento collettivi; e noi saremo d'accordo, voi economista liberale ed io socialista anarchico. Ho detto cooperativ~, doppia o mista, di produzione e di consumo. Infatti i lavoratori associati consumerebbero essi stessi i prodotti del loro lavoro, lo scambio sarebbe relegato in seconda linea, l'agricoltura si assocerebbe all'industria, il lavoro manuale al lavoro intellettuale. Io mi sono sforzato di dimostrare la necessità di questa « integrazione economica » nel mio scritto precedente. Il lavoro potrebb'essere eseguito in grandi o piccole agglomerazioni, il consumo lo stesso. Gli individui s'intenderebbero in tutto ciò, spinti dall'interesse comune: essi darebbero al loro accordo, se fosse necessario, una forma plastica e concreta in un patto sociale, liberamente contratto e rescindibile a volontà; essi si riunirebbero per discutere gli affari comuni, si aiuterebbero con consigli reciproci, potrebbero anche affidare questo o quell'incarico a un dato individuo piu competente, al solo patto di non fargli, e non ne avrebbero certamente ragione, una pos1zione privilegiata nell'associazione; infine essi regolerebbero il ·1oro lavoro e i loro bisogni in modo da farli equilibrare e spenderebbero le loro forze nel modo pi{1utile alla collettività. Noi anarchici ci separiamo dagli altri socialis.ti quando essi vogliono organizzare uno Stato operaio, un V olks-Staat e quando pretendono condurre la classe operaia alla sua emancipazione per mezzo di ciò che voi avete giustamente _chiamato « protezionismo operaio,». Noi domandiamo per l'individuo, nella società futura, la libertà di scegliere i propri associati, di porre le sue condizioni, di sciogliere l'associazione, di darsi ad un lavoro particolare, di soddisfare i propri bisogni particolari come gli pare e piace; di . , . . . . appartenere a p1u raggruppamenti senza essere 1rregg1mentato 1n alcuno; di intendersi coi suoi coassociati per· lavorare piu oggi, 23 Biblioteca-GinoBianco

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