76 giungere dunque in Parigi subito mi si presentò un quadro del lutto strano. Molle guardie nazionali ingombravano la stazione nella quale posi piede, e frammischiatea truppe dell' Esercito regolare, ma nè le prime nè le ultime armale, accoglievanocon dimostrazioni accentale i soldati che colà giungevano. I borghesi dal loro lato tenevano un linguaggio irruente contro i componùnti il Governo, ed a questi discorsi seguivano minaccie di vendetta. Avvanzatominella Cillà fui sorpreso, dal contilrno suonar del tamburo e delle trombe che udivasi quasi in ogni contrada, e dal veder correre frettolose le guardie Nazionalialla chiamala. Dovunque scorgevansi drappelli di uomini, che parlavano ad alta voce e concitatamentepresso i proclami che il Governofeceva affiggereonde invitare il Popolodi Parigi alla calma alla riflessione; ma I' effettodi essi era invece al contrario, giacchè gridavasi sempre ai traditori. Durante la mia dimora in Parigi fui presente per caso ali' invio delle truppe spedile contro i Quartieri di Monmarlree di Bellevillenei quali andavansi concentrandoquel nucleo di uomini, i quali in .appresso ebbero la supremizia nel comando di Parigi. Gli abitanti di quei due quartieri furono i primi ad insorgere, e gli ultimi nella resistenza contro il Governo di Versailles fino al termine della
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