70 questa narrazione, era d' animo ardilo, quindi quasi per primo slanciossi alla briglia di un cavallo nemico, e dato un colpo di sciabola al cavaliere che lo montava, lo fece poscia prigioniero. Ricevuto quest' esempio, noi ci gellammo sugli altri esplodendo sovr' essi le nostre armi ferendone alcuni, e mettendo il rimanente in precipitosa fuga. In questa piccolascaramuccia noi non avemmo che un solo ferito mortalmente, oltre altri 3 leggermente, mentre il nemico lasciò sul terreno uno dei suoi, oltre 5 caduti prigionieri in nostra mano. Dopo questo fallo noi potemmo proseguire il cammino senza soffrire più alcuna molestia. Pochi giorni ancora dividevanci dalla Città di Alèncon, allorchè io mi trovai, pel concorso di circostanze da me indipendenti,in procinto di sperimentare lutto il rigore della Corte Marziale, ed ecco in qual modo. Il Sergente Maggioredella compagnia cui appartenevo, che, come dissi, era giovine di mollo coraggio e molto dedito al bere, erasi trovato con dltri solt' Ufficialidella Compagnia,alle prese con una pattuglia comandatada un Ufficialedi Ronda. La questione avvenne in un piccolo villaggio nel quale dovevasi pernottare, e motivata perchè trovandosi essi oltre la mezzanotte a gazzovigliare entro un Caffè del luogo, la pattuglia suacennata a viva forza voleva arrestarli; quindi opposizione da un lato, ed insistenza dal!' altro, e ne sorti che
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