66 di bravi che vollero opporsi quantunque indarne-,. al nemico,dimodochèsempre più in noi cresceva lo sgomentodi essere soprafalli dai Prussiani, i quali certamente avrebbero potuto fare di noi la più orrenda carneficina. Noi dunque camminavamocol più palese scoraggiamento, convinti sulla nostra impotenzaa rnsistere se attaccali, e colia certezza di dover affrontare in questa ritirata le più crude privazioni per mancanzadei viveri, e per la rigidezzadella stagione. Fortunato colui fra noi che aveva con• servalo nello zaino qualche biscotto, qualche pez:- zo di lardo, egli poteva chiamarsi in verità ben, contento,poicbè non creda il lellore,aver noi potuto procurarci con altri mezzi un sostentamento qualunque, che gli abitanti dei luoghi circostanti,. Le-Mans, prevedendol'accaduto,erano faggiti portando seco lutto ciò che avevano potuto trasportare; quindi lo squallore regnava dovunque. Fortunatamenteperò non tutto il convoglioera rimasto preda del nemico,di manierache qual~ che piccola cosa vcnivaci ogni due o tre giorni distribuita. Nullameno questo nostro nulriment0era insufficenlea sostenerci, e numerosi soldati restavano lungo i fossi costeggianti la strada da noi percorsa, taluni perchè resi cadaveri dagli stenti,come altri perchè vedevansi nell-i'mpossibilità di proseguire. Il più terribile per@in questa ritirala,, av~e-
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==