6~ ravamo inl~Qli, ad a.lleslirc il cçiffè, alcune bQmbe ca.dderonel villaggiQseguile da pa.lle d,i cann.<h ne che sorpa&savanqle no$lre,teste; il. che vQl.e. va dire cbe. l' io.imi~onella r~olle~r~sicnatamente avvanzato. La fucilalft poi JJon tardò ad udirsi, ~ seppesi, tQslo çbe t nQstri posti avvanzaUer~no sl~ti viv·am~nleatlaccatj,qui.ndiahb&ndun.ate le méJrmile. gH iaini ste~si_, Gi venneo. rdin~todi re, careiall'estremità del luogounde contrastare il passo al nemicQsa prontaJD~nl~ewvanzç1ssQe". ~sliperò non scorgQvasi«.1ocora dti noi,, se non çhe ~r~devamo alht di&l~QZd3i cjrca 3 ~•hllometri l fuocodelle su~ 3rtiglier\e çhe seguitavano, aumentandosenslbilmente il nmnerQ de,\ toro colpi. Le or~inanzespedile d~I postro Geuer,ale,riferivano cbe i nQslri ~bbisognavano di PfOQti rinforzi, e che gli avvampQ~taissaljti ~ransi già ripiegati. Ed in vero, pooo t~mpotr.ascor~eche noi vedemmoalcuni soldati ritornare gli uni e gli altri più o meno foriti, i quç1lifulti asserivanoessere l' inia;iico io oumero ~i grttn lunga superiore a} nostro. Il cannoneggiamentofraUanto ~umenlava; le nostre artiglierie pQsle all' imbocca!pradel Paese tentarono far tacere quelle dell'inimico,ma nonriuscirono se noo ad iropedil'e-per qualche tempo ai fantacciniprussiani di approssimarsipiù oltre.
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