Memorie del volontario italiano Giambattista Bolis lughese nell'esercito francese ...

Sorl'ili dal piccolo Borgo, vedevamo chiara• mente il fumo delle bombe lanciale dal nemico, le quali sorpassavano il loro punto di destinazione, come noi sempre avvanzandoci, sentivamo la maggiore intensità della fucilata. Lungo il cammino da noi percorso scorgeva- • si quantità d, oggetti abbandonali, e mollissime casse contenenti viveri di riserva, e biscotti. L' allarme era stato per tutti noi precipitoso. Dopo due ore circa di cammino, durante le quali lentamente avvanzammo·per lasciar libera la Cavalleria che sollecita correva pur essa all' azione, ci venne da un Colonello di stato maggiore assegnata la diffesa d' un Mulino che trovavasi ad un Chilometro, circa, dal luogo del combattimento. Quivi eranvi due pezzidei nostri che pronti stavano ad avvanzare. Questo fabbricalo era vastissimo, e salimmo nei piani superiori dai quali vedevasi il fuoco delle nostre batterie, che avevano presa posizione sopra vicine alture. Il combattimentoinfraHanlo diveniva più forte al punto che distintamente vodevamo il fuoco dei colpi di fucile, e udivamo il lugubre suono delle Mitragliatrici. Parecchi feriti giungevano già dal luogo dell' attacco, e quì ricevevano le prime cure, essendovi con noi un Medicodi battaglione. Noi li interrogammo sul!' esito dell' impegnala lotta, ma alcuni Cacciatori trislamcnle risposero che le Guardie mobilizzale retrocedevano senza quasi

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