Memorie del volontario italiano Giambattista Bolis lughese nell'esercito francese ...

trovammo poco al di là un .piccoloCimitero a un lato della grande strada, la quale da questo punto cominciava ad elevarsi. In quello entrammo noi Volontari, ed i Francs-Tireurs si posero nelle estreme case del Paese. La notte presentavasi tristissima ed oscura; io squallore del luogo aggiungeva ancor più lugubre aspello alla trista scena. Come già notai, i Prussiani avevano totalmente sloggiato dal piccolo Borgo, e dislintamentevedcvansi i solchi dei cavalli, delle orme dei pedoni tracciate sulla neve lungo la via che per lunghissimo lralto scorgevamo a noi dinnanzi.. Piazzali pertanto gli estremi avamposti, venne ordinato di tagliare la strada, e tutti ci ponemmo ali' opera, ~jutali dai pochi abitanti del P:.iese. In breve tempo si formò un fossato della lunghezza ùi qualche metro, con altrellanli di profondità. Prese adunque le debite precauzioni di difesa per impedire alla cavalleria nemicadi prontamente avvanzare, ci distribuirono, verso le ore dieci di sera, una piccola razione di lardo, con pane e vino. Eravamo tulli allo scoperto, e con severissima proibizionedi accenùere fuochi. Soffrimmoquindi orribilmente. I prigionieri da noi interrogati, poco o nulla dissero sull' effettivodei nostri nemici:non di meno i Terrazzani affermavano sempre aver saputo dai Prussiani stessi che qualche migliaia di loro

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