Memorie del volontario italiano Giambattista Bolis lughese nell'esercito francese ...

34 Fosse arditezza, o ben altra cagione, venne ordinato l' avvanzarsi. Ci precedeva ùi poco l'Uflìciale superiore con alquanti soldati, e cautamente procedemmolutti, finchè giunti alle prime case del piccolo borgo, alcuni abitaFili d'esso ci avvertirono essersi l'inimico precipitosamente ritirato al ùi là di quello, ove dicevasi che a tre, o quattro chilometri, vi fosse un forte nerbo d' ac- · campate forze nemiche.Noi non aggiustavamoperò illimitata fiducia a tali assertive,dubitandosulla totale escila dei Prussiani dal Borgo: nondimeno poco dopo fummo rassicurali dcli' avvenuta partenza loro. Entrati in quello, trovammo lo spavento negli abilanti, e molli di essi facevano capolino dalle finestre senza manifestarsi in nostro favore, sia forse per tema del prossimo ritorno dell'inimico, sia pel poco entusiasmo al quale altre volle accennai. Le traccie dell'inimico fuggenteerano in questo luogo tristissime. Di alcune botteghe vedevansi forzatamenteatterrate le porte, e le mercanzii confusee disordinategiacevanoal suolo. I scarsi caffè del Paese sprovveùuli ùi tutto, perchè,nulla avevano trascurato d'involare i Prussiani nel loro ritirarsi, ed erano pure rarissimi i viveri, per le forti e ripelule requisizioniche ivi avevanoessi in pochi giorni imposte.Noi entrammoverso le sei della sera, e traversammo lutto il villaggiosenza alcun incidente. Pervenuti ali' estremità di esso,

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