Memorie del volontario italiano Giambattista Bolis lughese nell'esercito francese ...

28 La neve frattanto in quella sera cadeva a fiocchi e fittissima, ed oltre modo riesciva molesta il porto dell' arma per aver noi le mani intirizzite, ma era però indispensabiledi ben custodirle. La strada che noi percorrevamo era quella che direttamenteconducevaa Parigi, e da quanto seppesi poi, un altro Corj}Onemico trovavasi in un Paese chiamalo Connerrè,distante da noi circa trenta Chilometri. Dal nostro numero potevasi con facilità comprendere che incontrandocicon quello,non avremmo probabilmente di subito ripiegalo, che anzi si sarebbe sostenuta la lolla fino al giungere di opportuni solleciti rinforzi. Tale era almeno l' opinione anche degli stessi Uflìciali. Bastantementeanimati ci avvanzavamoquasi non curando la crudezza della stagione, sia perchè i Francs-Tireurs trovandosiben provvedutidi confortanti liquori, ci furono larghi di questi, e per la naturale allegria che esisteva in uoi. Camminando in tal guisa, l' alba ci raggiunse quasi a metà del nostro viaggio, ed arrestammo la marcia ad un piccoloBorgodetto San Marco. Le raccolte informazionifrattanto sul numerodei nem'id, assicuravano che era di poco maggiore del nostro, e si tratterebbe perciò d' ingaggiare un combattimentocon gli avamposti <li qualche loro Corpo accampalo. • Dopo breve sosta, e dopo esserci· ristorati e

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==