25 un caporale ferito ad un braccio. Le perdile del nemico dovettero essere più sensibili per lo spa- .ro delle nostre batterie, che durò non interrotto ,per circa un'ora, ed anche più. Era da ciò appunto palese che i Prussiani non volevano impegnarsi allora in serio combattimento, rimettendo I' impresa ad altro incontro, come fu d' altronde allrellanlo per noi di mistero il non averlo più frettolosamenteinseguilo. La nostra marcia quantunque lentamente si avvanzasse, non venne però inlerrolla, nè ci ar- .restammo c!Je a larda sera, in prossimità di un villaggio chiamalo_Boulcrarl. Il traggillo che noi percorremmo dalla nostra partenza del mattino, fu di chilometri lrenlollo, in terreno sempre faticosissimo, come notai, pcrloccbè eravamo affatticati, e bisognevoli di ristoro. Dalle disposizionidei nostri Capi non scorgevasi però che noi avessimo colà poste le tende, che dai loro comandi appariva invece che ci saremmo soltanto per poche ore fermali. Diffatli verso le dieci di sera ci venne ordinalo d' nlleslire il caffe, ma con la severa ingiunzione d' accendere i fuochi nei luoghi più appartali, ed il meno che fosse possibile. Il freddo era veramente insopportabile, ma non meno sentivamo il bisogno di prendere cibo, pcrd1è digiuni fin dal mattino. Deposti dunque i zaini, ci accingemmo ad eseguire l' ordine riccvulo, formando le armi ·Jn fas(;i, attorniale da vigilante scollo.
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