Memorie del volontario italiano Giambattista Bolis lughese nell'esercito francese ...

23 dalla nostra ala sinistra, al di là della strada che superiormente rammentai, arrestarono a\l' i:- ilante la noslra marcia: quei colpi non avendo però seguito, questa fu tosto ripresa. Il teneno sempre più divenendo meno inceppato, arditamente incedevamo, allorchè giunti ad uno sbocco del bosco, ci riparammo dietro gli ultimi ostacolidi questo. Stavaci di fronte un non piccolo campo del tutto incollo, e venne l' halte di nuovo ordinalo. Il cammino da noi fallo calcolavasi a circa dieci in dodici d1ilometri. Non tardammo scorgere dopo brevissimo tempo, alla distanza di un chilometro, o poco più, l' agitarsi di qualche massa· nei boschi che stavano a noi dinnanzi. Erano Prussiani. Indescrivibile sarebbe il movimentoche avvenne in noi. Fu come una scossa elellrica: tutti miravamo da quo! lato: il silenzio era perfetto. In questo mentre il rumore dei carri dalla , nostra parte, ci rammentò essere le Mitragliatrici che al gran trotto avvanzavano lungo la strada. Alcuni cavalieri nemici difatti essendosi distaccati da quelle masse, quantunque lentamenteprocedessero, pure la distanza che ci separava eia essi veniva di non poco diminuendo,quando dal nostro lato fu dato il segnale di fuoco a volontà. Partili i primi colpi, quesli si successero senza interruzione, ed ai n0slri non lardarono rispondere quelli degli avamposti nemici, ma debolmente.

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