Memorie del volontario italiano Giambattista Bolis lughese nell'esercito francese ...

22 come l'azione non dovesse che per poco ritardare. Percorsi infatti quallro, o cinque chilometri, venne assegnata a noi \'Olontari l'estrema avan. guardia, o caricale le armi, al passo di corsa c' internammo nei bosdii fian<;beggiantila strada denominala Imperiale, allorchè uùimmo il precipitoso calpestio di cavalli che incontro a noi retrocedevélJ}o.Era la Frt!nccse Cavalleria spedila ad esplorare il terreno, che annunziava la prossimità del nemico. I solleciti comandi frattanto ciel Generale in Capo, e l' avvanzarsi vclo~edelle nostre artiglierie, rassicuravano essere la lolla più che imminente: però (come già dissi) i Prussiani non sembravano propensi, nè lo fun,no allora, ad accettare battaglia. Raggiunto il posto a noi prefisso, avvanzavamo cauti in terreno dei più frastagliali coli' armi in pugno, pronti a far· fuoco al primo segnale. Per la maggior parte <li noi, avendo già nozioni del militare servizio, non era nuovo trovarsi così presso al pericolo, quindi ci sentivamo fermi e risoluli., non senza però provare un giusto e naturale orgasmo, dovcnùo combatlcrc quelli stessi solùali che riporlatc avevano lanle vittorie sul resto dell' Escrcilo Francese. Il bosco nel noslr'Oinnollraro diradavasi sr.nsibilmenlc, allorchè alcuni colpi di fuoco partiti

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==