Epicarmo Corbino - Marina mercantile italiana?

Marina 1nercanWe italiana? ---------- 33 come iacev-a Ll d-ecreto stesso - l'industria dell'armamento; lasciava al libero giuo-eo d,eile forze economiche la determi1nazione della convenienza o meno d.i acquistare' all'estero o costruire in Italia. E perciò sbabiliva che i pirosrafi da carico che sarebbero entratli• •a far parte della marina mercantile nazional•e dal 27 agosto 1918 al 31 dicembre 1920, se acquistati al1'estew, e dal 1 gennaio• 1920 al 30 gjugno 1921 se costruiti in Italia (i termini del decreto Arlotta scadevano appunto ,e r1spattiva.mente il 26 agosto 1918 e i-1 31 dicembr.e 1919) sar-ebbero sta:tJi,noJ.eggiaii dallo Stato per un bienn.io contro un compe.nso di requoisizione ne,! quale erano compresi : a) •l'interesse c1Jell'8%sul capitale impiegato; b) una. quota àt ammorbamento calco·Lata secondo una tabella annessa al decreto, ed in òase alla quale il valore della nave, al termine del biennfo, v,eniva a ridursi ,ad un.a somma presumibilmente, ,eguale a queJ.la occorrente per l'acquisto. di una nave dello stesso tipo. Quaiora il prezzo di mercato, al termine, del biennio, fosse stato inferiore a qu.edlo risultante dal-la tabella la differenza sarebbe stata corrisposta ,dallo Stato; nel caso co·ntrario la diff.erenza s-aI1ebbeandata a bemeficio d<elal'rmatore. Le cri.tiche contro il Decreto vma furono d·i 'llna violenza incredibile. Basandosi sopra alcuni punti che si pres1avano a più fadi,l.e,attacco, si voleva colpire lo spirito che lo animava e che rispondeva ad una chi:ara visione del nostro problema marittimo. Certo, dopo il decr.eto Arlotba,, qualunque disposizione restrittiva avrebbe sollevato le il'e degl'•i•nteressa,t.i,ma a parte qualche ri·serva sulla questione dei sovra profitti, credo di po:te1,eaiffermar1e che nello spirito del decr.eto vma si può trovare quanto occorre per ri:solvere bene, il nostro problema marittimo. A coloro che. più lo attaccano oasta accennare che se il d.ecreto Villa fosse venuto al po8, lìote a Gino Bianco

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