Edoardo Bollazzi - Della filosofia religiosa di Giuseppe Mazzini

12 che, mentre insegnerebbe all'uomo che la vita non è ricerca del piacere nè soddisfacimento delle sensazioni, lo inducesse pure a non isprezzare la terra, a non concentrarsi in un' inerte contemplazione della natura, ma a considerarla come il suo campo di lavoro insieme a' suoi fratelli, a beneficio dei quali egli dovrebbe consacrar tutto sè stesso. La vita è missione, o non è che il risultato eli fenomeni ciechi, prodotti da forze parimenti cie· che, e destinati a sperdersi per sempre un giorno sotto l'impero d'altri fenomeni, che opreranno a danno dei primi. Dalla soluzione di questo elilemma dipendeva tutto l' avvenire filosofico per Mazzin i; ed egli, come vedemmo, dalle aspirazioni del suo animo, dalla storia dell' umanit't, dallo spettacolo della natura, fu portato ad atfermar la prima parte del dilemma e ad escludere la seconda; e allora la base della sua dottrina era trovata; tutto il resto non deveva essere che una conseguenza, un logico risultato . Dedicare tutta la sua esistenza alla predicazione di quella dottrina e all'azione che per essa gli veniYa comandata; suscitare tutte le facoltà de' suoi fratelli di patria acl incarnare la legge di progresso; incitarli ad unirsi a lui affine di creare in mezzo alla loro nazione quella Associazione R epubblicana, che solo sarebbe capace di condurre all'applicazione di quella legge ; combattere per questo scopo fino all' ultimo di sua vita; soffrire patimenti d'ogni guisa; essere calunniato, frainteso, maledetto piuttosto che rinunciare all'ideale dell'anima sua, alla. verità che dopo lunghi -severi studi e meditazioni era apparsa alla sua mente: ecco la missione della sua

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