R. Tremelloni - Il socialismo contro la miseria ; G. Faravelli - Lotta su due fronti e alternativa socialista

... grado avvenieset sia ben chi?ro fin d'ora che la responsabilità ne ricadrebbe su chi l'ha incautamente provocato. Il nostro anticomunismo Il nostro anticomunismo non è l'anticomunismo della paura e neppure l'anticomunismo -di quei ritardatari che vogliono riguadagnare il tempo perduto indossando la divisa delle truppe d'assalto. Il nostro anticomunismo è un giudizio desunto rigorosamente dalla critica del bolscevismo, come dottrina e ç:onie fatto, secondo l'insegnamento marxista che anima il nostro pensiero e secondo gli interessi del proletariato che ci proponiamo di servire. Se dovessimo compendiare H contrasto insanabile che oggi divide noi socialisti dai comunisti, potremmo dire che costoro hanno contraffatto la celebre massima di Marx: « L'emancipazione del proletariato sarà opera del proletariato stesso» (alla quale noi rimaniamo inflessibilmente fedeli, perchè essa è il cardine del socialismo democratico) e l'hanno ,sostituita con quest'altra massima: « L'emancipazione del proletariato sarà opera dell'esercito di Stalin ». I comunisti hanno da tempo cessato di essere una corrente utopistica di sinistra del movimento proletario; una corrente che att11ibuiva al proletariato una specie di peccato originale: l'incapacità di emanciparsi senza l'intervento di un'« avanguardia» di rivoluzionari professionali investiti della missione di spingerlo avanti magari con la forza e cli redimerlo suo malgrado instaurando una ferrea dittatura. Oggi il partito comunista, o meglio -l'apparato gerarchico dei suoi innumerevoli funzionari, rappresenta la classe dirigente in formazione di un nuovo tipo cli società il cui avvento non è consacrazione del trionfo del proletnriato, ma suggello della sua disfatta sia che il proleta·riato si lasci battere dal suo nemico di classe, dalla borghesia capitalistica, sia che esso abdichi alla propria indipendenza e alla propria missione storica cd abbandoni il proprio destino nelle mani di una congrega di funzionari della rivoluzione. Questo nuovo tipo di società, in cui potrebbe sfociare il regi'l\e capitalistico borghese e di cui i regimi fascisti ci hanno dato un'approssimazione, rappresenta un regresso del mondo verso un medioevo ancora più fosco di quello che successe alla catastrofe dell'Impero romano. A questo tipo di società appartiene la Russia sovietica che è l'ideale solO e vero dei comunisti ed i cui connotati sono sommaria· mente i seguenti: - La dittatura politica, ossia il dominio di un solo partito, anzi delle supreme gerarchie di questo partito, mentrç tutti gli altri par• liti sono sterminati politicamente e fisicamente. Un capo infallibile a cui sono tributati onori quasi divini ed al quale tutti si prosternano con un servilismo ripugnante per un uomo liberO e a maggior ragione per un socialista. 15 B l'oteca Gtno Bianco

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