Da quando son partito militare - Franco Travaglini - 1973

La radice strutturale a cui va ricondotto il fenomeno dell'isolamento dell'esercito dalla vita sociale e dalla lotta di classe sta nel fatto che è costruito « in funzione della lotta contro la sovversione interna» (G. Rochat, Convegno sulle Forze Armate, Club Turati, aprile 1970, cit. nel documento "La questione militare" Proletari in Divisa marzo 1971, pag. 21 da cui sono tratte anche le citazioni che seguono). . . Questa è stata una caratteristica storica costante dell'esercito italiano fino dalla sua fondazione: I) Nell'esercito del regno italiano doR.Oil 1960 « il reclutamento fu organizzato in modo da poter fare affidamento sui soldati per il mantenimento dell'ordine pubblico (fino alla prima guerra mondiale in Italia c'erano solo 30 mila carabinieri). Un reggimento era normalmente composto da reclute di due regioni diverse e stanziate in una terza regione; per di più era periodicamente spostato da una parte all'altra dell'Italia, in modo da spezzare ogni legame con la popolazione» (Rochat, cit., in "La questione militare", p. 20). 2) Dopo la seconda guerra mondiale « non è un segreto che la rinascita delle forze armate negli anni 50 fu concepita (secondo alcuni imposta dagli USA) in funzione della lotta contro la sovversione interna (prosecuzione della Resistenza in termini di lotta di classe), più che contro il nemico esterno. Prova ne sia la moltiplicazione che si ebbe di reparti dell'esercito dotati di armamento antiquato, adeguato solo alla repressione di rivolte» (Rochat), e anche più facili da reprimere da parte degli alleati nel caso si mostrassero infidi ai fini della restatJrazione capitalistica. Un documento del Ministero della Difesa del 1950 stabilisce appunto le norme dettagliate cui i reparti dovevano attenersi in caso di "disordini e sommosse popolari" ("La questione militare" p. 21). 89

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