Da quando son partito militare - Franco Travaglini - 1973

I meccanismi di divisione interna sono un modo specifico e particolarmente importante attraverso il quale si esplica la funzione "educativa" dell'esercito e con il quale s1 afferma, scomponendosi e ramificandosi fino al massimo di capillarità il binomio disciplinagerarchia. Nel documento già citato apparso su "Comunismo", si tenta una prima analisi di questo fenomeno: « Una delle prime frasi, che per la loro assiduità colpiscono di più le reclute, è "fatti i cazzi tuoi" che significa "fregatene, non ti rig_uarda, il ~uaio è successo ;l lui mica a te". La teorizzazione ufficiale dell'individualismo più esasperato avviene anche in altre situazioni. Spes o nei primi giorni al Car, ma anche dopo, succedono dei furti di soldi, di indumenti militari ecc. La risposta che in questo caso gli istruttori e gli ufficiali danno al derubato, che a loro ingenuamente si rivolge, è inequivocabile: "fatti furbo, procuratela (non si dice come, ma è chiaro) o altrimenti te l'addebito". E' ciò che loro intendono quando parlano della naia come scuola di vita. Questa logica individualistica che al Car ha fatto la sua prima sperimentazione, trova poi al reggimento il suo naturale compimento. Qui, oltre ai sottufficiali e agli ufficiali, intervengono altri meccanismi di divisione, stratificazione, separazione dei soldati. In primo luogo la stratificazione ~erarchica, dovuta all'anzianità di vita militare, tra borghesi, nonm, vice-nonni, reclute. Ciascuno di questi stadi, rigidamente separati tra loro (le amicizie si sviluppano quasi sempre solo tra persone dello stesso contingente; sui muri, nei cessi, si trovano spesso delle scritte inneggianti al proprio contingente e altre in cui si dice ai contingenti più giovani 73

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