SAPER STARETRA LE MASSE In corrispondenza al crescere della repressione in tutti i suoi aspetti, è però venuta crescendo anche la capacità da parte dei soldati di fare l'analisi di classe dentro la caserma, di individuare, denunciare e colpire i propri nemici. Lo si vede bene dalle cose che dicono i soldati e soprattutto, da quelle che fanno. Numerosi sono i casi di ufficiali che trovano sia in caserma che otto casa cartelli e scritte che denunciano le loro colpe e questo a volte costringe le tesse gerarchie a prendere provvedimenti: l'ufficiale viene trasferito, e la sua carriera rallentata. Ma ancora più numerosi ono i casi di ufficiali attaccati dalla massa del loro reparto, costretti a retrocedere da determinate scelte, "convinti" a la ciar perdere ecc. Comunque j presentino queste iniziative, iano cioè di massa o realizzare da avanguardie, es e trovano forza e continuità nel lavoro politico che i comuni ti svolgono nella caserma e nel rapporto che essi riescono ad instaurare con la ma sa dei soldati. TENERE UN CORRETTO RAPPORTO CON GLI ALTRI SOLDATI. « La condizione essenziale per fare lavoro politico in caserma è di essere radicati nella situazione pecifìca. Acquistare cioè la fiducia di tutti e diventare reale punto di riferimento per tutti i proletari in divi a. Ciò è molto importante perché, specialmente nei reparti operativi dei corpi come gli alpini o i bersaglieri, sono pochi i soldati che hanno avuto precedenti esperienze di lavoro politico e quindi disponibili ad essere coinvolti dal solo punto di vista politico, mentre lo sono molto di più sul piano umano, in quanto, giustamente, hanno fiducia non tanto in chi fa dei bellisstmi ed interessantissimi discorsi, quanto in chi vive quotidianamente la medesima loro vita». FARE VITA COMUNISTA - « I compagni dentro alle caserme, con una pratica quotidiana di vita comunista, debbono combattere 64
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