ceri e tribunali militari, nel tentativo delle autorità, di battere e stroncare le lotte e l'organizzazione dei soldati nelle caserme. A testimonianza di que to fatto potremmo citare numerose circolari "segrete" mandate ai comandanti delle varie caserme, che danno precise indicazioni perché vengano denunciati ai tribunali militari i soldati più attivi nelle lotte e quelli più "insubordinati". Per e empio in data 2/6/1972 "Lotta Continua" ha pubblicato la seguente circolare del IV" corpo d'armata - B Izano 29/3/72 - riservata ai comandanti· ". . . induce ad attenta riflessione per contro l'eccezionale lievitazione dei reati e delle conseguenti denunce: il numero di queste ultime infatti è più che triplicato nel breve arco di due anni. Fra le altre denunce hanno subito il più alto coefficiente di incremento quelle contro il servizio militare e quelle che, sotto il nome di procurata infermità, indicano per lo più veri e propri tentativi di suicidio. Si onstata in sostanza il progressivo diffondersi di un atteggiamento di in afferenza sempre più acuta verso l'istituto militare e i vincoli che ne ostituiscono il fondamento". Per la repressione giudiziaria l'esercito dispone di uno strumento tutto suo: i tribunali militari, che hanno la natura di veri e propri tribunali speciali, in quanto si applicano ad un particolare tipo di cittadino, quello in divisa. Bastano alcuni dati per dimostrare che que ti tribunali funzionano a eieno ritmo: nel 1971 i militari sotto processo sono stati 6.343: d1 questi 2.807 sono stati condannati. çhi sono ~li imputati di questi processi e su quali tipi di reati il tribunale militare è chiamato ad e ;primersi? Sono proletari che rifiutano di fare il servizio militare o in quanto non si presentano a,lla chiamata, o, più raramente, in quanto disertano (cioè prolungano di alcuni giorni la licenza) durante il periodo di ferma. Oppure sono accu ati di reati che hanno una natura quasi sempre politica: infatti sono relativamente poco frequenti quelli cosiddetti comuni, quali per esemeio il furto, mentre numerose sono le imputazioni di attività ediz1osa, istigazione, insubordinazione, vilipendio, ecc. e colpiscono direttamente le avanguardie di lotta cioè coloro che, in modo individuale o collettivo e or~anizzato, esprimono il loro rifiuto dell'esercito, la loro volontà d1 mascherarne la funzione repressiva e antiproleta62
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