COSA STA CAMBIANDO In questi anni molte cose hanno cominciato a cambiare, soprattutto per il processo generale di fascistizzazione dello Stato che ha investito anche l'esercito. Questo fatto si manifesta per esempio nell'abbandono pressoché totale della ideologia patriottarda da parte degli ufficiali. Nelle adunate non si parla più tanto di patria, famiglia, dio e acri confini. E' molto più facile sentire parlare di cioperi e di gente che non ha voglia di lavorare; di necessità di .garantire alla popolazione determinati servizi (telefoni, trasporti, ospedali, energia elettrica ecc.) anche quando i lavorat0ri di questi settori sono in lotta, con l'evidente scopo di preparare i soldati al crumiraggio. Oppure i disc r i "sugli estremisti rossi che vo6liono a saltare le caserme e che ono contro i oldati", fino ad arrivare alla istigazione ad uscire e picchiare i capelloni. Infine una in•tensificazione della propaganda militare da parte di personaggi politici dentro le caserme. Segni di cambiamenti sono poi anche la intensificazione dell'attività addestrativa, ma soprattutto, l'intensificarsi qualitativo e quantitativo della repressione. Per quanto riguarda, ad esempio la disciplina nelle caserme, si fa sempre più frequente l'uso delle punizioni (C.P.R. e C.P.S.), il ricatto delle licenze, l'aumento dei turni di guardia e di servizio, il controllo della posta, la messa in opera di vere e proprie perquisizioni illegali con la scusa di "rivista zaino" o "nvista orredo". Un secondo aspetto della repressione che a urne oggi una dimensione molto rilevante, è quello giudiziario, che utilizza car61
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