Da quando son partito militare - Franco Travaglini - 1973

In un primo tempo gli ufficiali decidevano di chiudere il refettorio per impedirci di vedere le scritte, ma noi imponevano di forza la riapertura. Facevamo colazione rivolti col viso alle scritte, discutendole. Due giorni dopo, mentre aumentava ancora la tensione, Zanderigo veniva assolto dal tribunale militare! e usciva dal carcere di Pe chiera. Graziano Piero invece rischiava di andarci per "procurate lesioni" o di e ere internato in un manicomio - lager militare. Questi ono stati i primi grossi risultati: l'organizzazione, la lotta di mas a sono gli unici strumenti per contrastare noi stessi l'educazione (!?) fa ci ta che la naia, l'e ercito vorrebbe trasmetterci; per imporre le nostre esigenze, i nostri interessi, contro l'uso antiproletario dell'esercito. Saluti comunisti Un gruppo di proletari in divisa della caserma Zannettelli di Feltre Lotta Continua 2/8/1972 CON LE MANI NEL SACCO Denunciamo il Mare ciallo Capo e il Capitano addetti al vettovagliamento della brigata Pinerolo di Barletta. Siamo pronti a testimoniare davanti al Tribunale Militare le continue ruberie sui già scarsi e scadenti generi alimentari. Il 15 novembre 1971 un nostro compagno per vendetta di un caporale è. stato chiamato in cucina come aiutante. Gli è stato ordinato di tagliare dei pomidori per insalata: 7 cassette in tutto, di cui 4 completamente marce. Naturalmente il no tro compagno, con l'ingenuità degli onesti, cartò le cassette avariate, suscitando la rabbia del maresciallo, che non opportava lo spreco di quattrini che si sarebbe fregato. Ma la bomba s oppiò quando lo stesso soldato coprì un'altra ruberia. Su 7.200 kg. di formaggio (spettanti alle tre compagnie di 1.200 soldati) il ladrone ne distribuiva 600 chili per compagnia. Lo stesso per gli altri generi alimentari, cosicchè alla mensa chi arriva 58

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