degli rdini, e il cui ru lo effettivo va smascherato insieme ai privilegi connessi. In econdo luogo bi ogna attaccare la re ressione smascherandola in tutte le sue forme (. .), perchè so o 1mp1.ego della repressione assicura da un lato la conservazione delJa gerarchia, dalJ'altro Ja disciplina dei oldati ». In questo discorso tuttavia non è precisata la natura del legame che deve e istere tra la lotta contro la ~erarchia e i bisogni materiali dei soldati, problema che si comincia ad affrontare in maniera organica oltanto con la pubblicazione del Manifesto politico dei Proletari in Divisa (novembre 1971) ~UORI LORO O DENTRO rurry Udine sabato 22, Caserma Spaccamela, ora della libera uscita. Il quadro non è nuovo. I soliti militari puniti, giudicati, incolonnati, i soliti ufficiali che giudicano, decidono, incolonnano, la stronzata della ispezione finale. Fatti che succedono da empre. Anche l'ispezione - sebbene di insolita durezza - in fondo è da includer~i fra le rotture di coglioni che in caserma bisogna sempre aspettarsi. Ci accade però un fatto nuovo, imprevedibile e assolutamente imprevisto. Umiliati ed esasperati dalle sadiche esibizioni dell'ufficiale ispettore, noi della 2• compagnia Genio Pionieri abbiamo rinunciato alla I.ibera u cita. Volontariamente. Ma non basta: alla ritorsione cretina dell'ufficiale ispettore (tre genieri scelti a caso e sbattuti in cella), tutti noi, ormai esasperati, al grido di « fuori loro o dentro tutti», manifestando in qµesto modo la nostra solidarietà con i tre e quindi la nostra come,attezza, ci siamo portati di fronte al corpo di guardia, insensibili ai richiami paternalistici ed agli avvertimenti minacciosi degli. ufficiali, ben decisi a non abbandonare le nostre posizioni. I tre sono stati liberati. Q'uesti avvenimenti, il cui valore assume un significato, che va ben oltre il semplice fatto, per inserirsi in un discorso più ampio. Sappiamo tutti qual'è la situazione nelle caserme. La loro funzione è palesemente repressiva. Serve a formarci delle teste reazionarie, 48
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