stretti legami fra paracaduti ti e fa cisti son cosa nota; non stupisce, dunque, la rabbi ·a reazione dei missini, che immediatamente (con interrogazioni parlamentari e articoli ui loro fogliacei) inizian la campa~na per la successione, avanzand i loro candidati, il col nnello Vitaliano Gambarotta e il generale di Brigata dei Paracaduti ti Giuseppe Palumb . Tutto ciò non significa affatto he al g verno intere i una ristrutturazione dell'esercito in en "democratic ". I overno reme al contrario, ge tire in pr pri il proces o di fa 1suz.zaz10ne 1mpe en o e 1c g I s ugga d1 mano. L sbocco vincente di que ta lotta di potere sembra quello di un e er ito fa ci tizzato, cui si la eia un ceno grado di autonomia, ma nel pien ri petto dei piani generali del g vern e dei padroni, e nella o tante ttomi - sione alle f rze politi.che g vernative. Una o ·a è certa. I ~roblemi dell'esercito, delle ue trutture, del uo impiego al crv1zio della repre sione, o addirittura della reazione, non po ·ono , non devono più riguardare un ri tretto numero di 'addetti ai lavori'. Le dimen ioni, la maturità, la generalità crescenti dello contro di cla e, fanno della lotta dentro e contro l'e ercito uno dei cardini obbligati per lo sviluppo dell'intero movimento rivoluzionario e proletario. L'antimilitari mo di. clas e deve uscire dal chiuso delle caserme, e diventare uno dei temi del dibattito all'interno della sini tra; deve soprattutto, diventare patrimonio collettivo e concreto del proletariato. A que to fine vuole contribuire que to libro. 27
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