a licazione dei re olamenti e delle norme disci linari. · 1 lllten 11ca, soprattutto, la repressione giudiziaria. Nel giro di due anni si è passati a Peschiera da una media di 90 carcerti ad una di 210;_nel 1971 i eroces I contro so ati di leva ano tati _.,.....-.~1 cui 2.807 tC:rf!!.Ìn~tcion la condanna; la maggior parte dei reati contestati- sono politici: insubordinazione, attività sediziosa, vilipendio. Far fronte alle ere centi esigenze di tutelare l'ordine pubblico non vuol dire soltanto stroncare la presa di coscienza _politica all'interno delle caserme: occorrono anche provvedimenti dt natura tecnica, militare. Invecchiata, con l'attenuarsi della guerra fredda, l'ideologia della "difesa dei sacri confini", autorità politiche e militari dicono ora che anche la difesa dell'"ordine costituito" e tra i compiti istituzionali delle Forze Armate. Non arrivano a dire che è il principale, ma lo fanno capire con le trasformazioni dell'organico e degli armamenti cui stiamo assisten o 10 questi anni (a partire dalla famigerata Brigata Meccanizzata di De Lorenzo). Ecco alcune delle principali linee di tendenza. a) Rafforzamento dei corpi speciali (es: i Lagunari salgono a duemila uomini, il Battaglione San Marco i trasforma in Regbg)imMe~tol)•·. . d 1· ffi . 1· l' 1· . . d" ' 1 1or re araz1O e LY.._cia 1, con e 1mmaz1one 1 quelli 1 comp emento non di leva) - da sostituire con quadri usciti dall'Accademia - e con l'obbligatorietà della Scuola di Guerra. c) Aumento dell'or anico dei re arti destinati alle specializzazioni tecmc e sono già usciti quattro -bandi di concorso per complessivi 16.000 posti per giovani non superiori ai 20 anni, con ferma di 24 mesi a lire 50.000 mensili). d) J>iù intenso addestramento nell'uso delle armi (es: grande aumento è e esercitaziom_a_ uoco, come in Friuli, Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Puglie, Abruzzo). e) Mi lioramento delle armi leggere ~si generalizza la sostituz10ne del mosc etto 91 38 e della carabina Winchester con il 21
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