III. UNA NUOVA FASE Segna almeno inizialmente, l'apertura di una nuova fase, la na cita, all'interno ed all'e terno delle ca erme, di un'organizzazione, Proletari in Divisa, che si pone come compito specifico la generalizzazione e I' rganizzazione delle lotte dei oldati. Ciò cambia radicalmente Patte&giamentodegli ufficiali. Due ono le caratteri uche fondamentali di que ta fa e. Prima. Appena gli ufficiali i rendono conto della 1;resenzadi un'organizzazione (e delle loro preoccu{)azioni sono piene le numero e circolari che e ne occupano), inizia una repre sione durisPROLETARI IN DIVISA QUESTO GIORNALE E' STATO SCRITTO DA COMPAGNI CHE SONO SOTTO NAJA, DA COMPAGNI GIA' CONGEDATI E DA ALTRI CHE NON SONO ANCORA PARTITI. POTRA' CONTINUARE AD USCIRE SOLO SE COMPAGNI SOLDATI E NON Cl MANDERANNO ARTICOLI E LETTERE.PARLANDO DELLE LORO ESPERIENZE NELLE CASERME. (SCRIVETE A ■ PROLETARI IN DIVISA • • VIA S. PROSPERO, 4 • 20121 MILANO. HOOO-c//,. ~ NON E'SOLO NAIA ~ La nata d ra se:klfo, Qun10 lo sappia.no cbl pr mo slorno hi <u1 d sl:uno c-n1ra1I,e :11«omc non siamo più furbi degli ahri. come noi lo hanno capilo lutli. Questo, i soldati ita1iani lo sanno da sem• pre, perchè da sempre hanno dovuto mangiare cacca al posto di u . (( 14 OIBLCOl Cl IRVSEAPDIE An. ~ • Allhllll poltlb I. Al milìtari lo 11ti-Atl dì servi• 2'o t f•Uo dfvkio •'IOl,ere aul-A- ~ft:-C:-~~~l~a.orc o contro Tale dlvkco 6 to1.pcso id cuo cli ~tmonc, di un. candJd.atun 1Ue dmonl polhkbc o •nuninl11r1,1h'C;ln qua10 cuo l'at1Mtà del candlcbto doYJt. cuae •'tOIUI In abito cMk e al dJ foort dello ambHruc mJllta«. 2. Ndl'c.wrcWo del diriuo di voto Il mlii~ in altl•h•~ ,:1; scr- )) ~:;:u~od~o~;:la: :::r:~o~dl: zione umiliante di fronte ai supe. riori, da sempre sono staU ai.rati da una sanità che sembra una im• presa di pompe funebri, da sempre sono stati tenuli senza un sol• do, deTUbati delle più elementari esigenze. Ma questa coscìenza finora non ci è bntat-a Mmmeno per dircn. òerri. Ouak:hc- volta ci Alamo locaz:zati, abbjamo dliu1a10 in t.a.oti di eseguire degli onfinl, abb;amo pt0ldlal0 per li nnt:io., per l'inc;u. M delle 11ttue:bk; m1Ut1ri di fronte aOa noslra vha •lCSU! ma .sono rimuti epbocli. Pochl I risultati lmmcdi.all, naum coUcp.mc:n10 fn ca.sc:mu. e ouuma. nc:uu.n uuppo orpnl.oalo di lavoro, no,. wn ,1n.uncn10 da C'u ~11ùc pu dbmtan:: piO lord. Ci siamo-Jlm~ :ri~~::. ':ui! Jo~~,. '!.:'':; mc:tl. l'in quandu non d ammuu~ no ~•~mo ,opporutt. non ~ • ormai, data la durezza che lo sconlro ha a.1oiu1110,turn onna, po»0 no apire che anche-,-0110 I• n:aja è qundouc di k>U• di dau.e. Ormai ha.ua guardare cos'è l'e. sercilo pc-r capirlo. Troviamo la slessa serarchia, la stessa divisione che c'è fuori, solo più olhua e oppressiva. J proletari vanno a fare i saldali, debbo- ~~~r:.: /d ' ~~~i, lco I ma~1«chir: fi:rmaloU sono t. cu&.a plU c.hiu~ e rn.uoflarLI ..:be: ci •la! ~,, con I notlri lO~ di per sni1 ian.1 b panda e oon.- vlacttd lulll CMc'il chi pcttM pc., no4 e che ~ a.hu10 cml c. JC b no cus.ario. pc, r.ud mataarc. cootro i r>oslri compagni. I vari cani da suanl~ e n.i!ianl che ci stanno tiuomo Nlnoo la uaa tunzJonc dd a.pi e capcid ,xlk offdrw • .IOlt•n•o han.no piµ QOICft:: ~ per ora DCMI damo ancora in crado di pm,dc:tli II co.1d lii botta come :awknc ipà fuori. 1o t1c:sa afnntanw:1110 che c'è : 0 :u!n~:l~~!!,°dW:f ~~ Lo stesso leolativo di impedirci opl atlivil.à e pn:u di co,dau::a pc,1hica, con l'unk;a dUfucou. che m <UC-rma ~ più d6cKe perchè ~i P,O"C· di anni di rialto più ganiuazionc Grandi sono perb le loro taTCMC:.. qua.il ampn: I comPl&nl che M rilrowano tono 111 .tita.,I che 111prirrui evc.va..no f1110 dtUe lou Anora il -10noJim 1etl :~:nn~~~~le.J:iJc· ~=l ,~li ahr1 .oldali, Tullo QUC'IIOnon .. !::"' Jcit 1 ~o~ti ~~à• f~::: non ,wnu oh , primi ~ j soli nel mondo. Cl .liOnO da campio i soldati americani. Mentre Nixon spedisce il suo esercito come ~mlarme in tuUo Il mondo e rinchiude dù si ribella nelle carceri militari, i sokbtl amtl'k:anl, rrolc-tari neri e bi•rtebl Jlonno costrur.ndo le loro oteanic.Luionl di raJttc:QJa, pubblb,,o decinee dcdne dl PI" naJi e con 111 tludmli a0C'dla.rio le prigioni dall'eslemo, smascherano la l"CpTessione nei p~i mi-- lita.rl. dlffftlando tc.tnprc pKa un pu.nlo di rlfcrimc-nlo ~T tulle a.. opPOI.WOnc nqU S1a1i UnilL ,\n. che in ha1ia si sia ceJ'Cando di per• corn:TC questa strada. Nel Belice J pmlc1arl colpiti dal 1c,nmoio e dal pi~ Ut,Qlu10 mencfrc-1htu::no del,O Staio hanno dkhlanto lo slato fuorilegge e hanno rifiulalo lrnk-me al pap.mcn10 delle IHM: b leva mlliruc: ~-mpk> di Jon• IOC'iale ~he si ta">nl'9 ~ l'et,c1'l, 161
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