15.3.1972 Miei cari amici, vi scrivo per illuminarvi un po' della situazione. In questo momento mi trovo in cella di rigore, denunciato per istigazione a reato e ammutinamento. Sono in attesa di essere imerrogato dal Procuratore della Repubblica e poi essere trasferito al Carcere Militare S. Bartolomeo di Cagliari per il processo. Rischio da 6 mesi a tre anni di galera. E sapete per cosa? per non aver mangiato_ il ra~cio lunedì a mezzoggiorno. _Na~uralmente non ero olo, bens1 quasi tutta la ca erma. Dato che il mio plotone· è partito per _primo per andare a mangiare, a caso hanno preso 6 militari - tra 1 quali son capitato anch'io - come capri e piatori. AIle nostre spalle stanno preparando una montatura gigantesca. Vogliono fare di noi i capi della rivolta. Ma non è successo assolutamente nulla, semplicemente in blocco abbiamo rifiutato il rancio. Io mi son trovato in mezzo e l'ho fatto anch'io. Uno di noi sei è più responsabile, secondo loro. Perché gli hanno controllato la po ta e preso delle lettere dei suoi "amici" che parlavano di cosa ste se succedendo in qualche caserma. Con una lettera stanno cercando di incastrarlo. Oltre a noi 6 altri 3 sono già stati mandati al carcere. Uno la notte scorsa, ancora non o chi possa essere, uno questa mattina, ed uno è già a Cagliari all'ospedale Militare ed ho saputo che lo sbattono dentro. Io pen o che non sia solo per il rancio, ma per via di volantini e manifesti che parlavano dell'esercito. Tutti sono molto tesi, in caserma i soldati ora hanno paura perché stanno interrogando tanta gente. Devono interrogare anche 1 pezzi grossi dello stato maggiore. Per oggi sono ancora a Macomer, ma non i sa che cosa possa accadere stasera, domani ... Pare che abbiano identificato parecchi elementi "nocivi" all'esercito. Ma tra queste quattro mura, si muore solo di freddo e le notizie esterne non arrivano. Un prigioniero di guerra 135
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