Da quando son partito militare - Franco Travaglini - 1973

zione ma riceve però due ragazzi della 15• e 17' squadra mandati da noi in rappresentanza, fornendo loro le spiegazioni e ascoltando le nostre richieste. Nel pomeriggio, (notate che dopo il salto della colazione tutto era tornato alla normalità), arriva il colonnello comandante del r~ggime_nto e ci minaccia di gravi punizioni se l'episodio dovesse npeters1. Sembrava che tutto fosse finito, quando pochi giorni fa viene trasferito improvvisamente uno dei ragazzi che erano andati dal capitano. Si viene a sapere che è agli arre tj a Pesaro, imputato di aver istigato alla rivolta o all'ammutinamento la squadra. Nei giornj successivi vengono interrogati più volte, uno per uno, i ragazzi della 15' e 17' quadra, per sapere chi aveva organizzato la protesta. Non ne hanno ricavato niente. Nono tante que to l'altro rappresentante, viene trasferito e arrestato sotto la stessa imputazione. Essi hanno solo avuto più coraggio e possibiJità dialettica degli altri; ora rischiano anni di galera per un episodio del tutto insignificante. Sottolineo. che nelle due squadre più colpite da punizioni varie, c'è il maggior numero di compagni. I due compagni agli arresti sono: Romano Sighinolfi e Gian Luigi Sesana. Questa è la vita militare! Q'uelli che danno noia ai capi, vengono isolati, trasferiti, arrestati. Ogni azione collettiva è pres ocché impos ibile perché viene stroncata sul nascere. Abbiamo bi ogno di collegamenti con l'esterno e l'appoggio dei compagni proletari. Non vogliamo lasciare la pelle e soprattutto il cervello in queste maledettissime caserme!!!!!! Lettera a Lotta Continua 1971 Falconara 16.3.1971 Appena tornato in caserma dalla libera uscita ho trovato nella mia compagnia un casino indescrivibile. Era saltato fuori un'altro caso di meningite. La gente era parecchio incazzata e mentre i caporali si affannavano a far tornare la gente al loro posto molti gridavano « fuori, fuori». 126 ) ' I .J I ,J i I 'J I

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