Da quando son partito militare - Franco Travaglini - 1973

L'episodio di Casale segna per noi l'inizio del movimento dei soldati come movimento di massa. La stampa è costretta a parlare dell.a rivolta sia per l'entità della stessa, sia perché l'organizzazione "Proletari in Dìvisa" (che prof)rio in uel eriodo comincia a costruirsi in diverse arti d'Italia) s1 1m e na in una rossa azione I ro a anda sulla lotta. L'in 1cazione e, proletari in divisa di Casale - la lotta di massa per difendere il proprio diritto alla vita - diventa progressivamente patrimonio comune del movimento dei soldati. Ci sono ancora molti limiti, c'è ancora molta strada da fare. Ma le cose successe dopo, le svolte a cui stanno arrivando oggi le lotte dei soldati lo dimostrano: non era che l'inizio. Anche a partire da questa esperienza SI pone il problema di impostare il lavoro sull'esercito a partire da "campagne di massa" di propaganda su alcuni temi generali. Il primo tema, che abbiamo visto, è quello della "gerarchia", l'altro è quello della "nocività": « con questa espressione intendiamo riferirci: 1) agli incidenti (morti, ferimenti) che avvengono quasi quoditianamente, dovuti alla criminale indi1ferenza con cui si trattano i soldati, alle condizioni di stanchezza e di esaurimento fisico e psichico in cui si fanno lavorare ed addestrare; incidenti che per I comandi rappresentano solo un dato statistico scontato e previsto. 2) all'organizzazione igienico-sanitaria, in particolare al sistema medico vero e proprio (prevenzione i.nesistente, cure inefficienti), cbe non serve a tutelare la salute degli individui, ma ad assicurare l'esistenza e. il funzionamento di una massa di manovra i cui singoli elementi, poiché facilmente rimpiazzabili, non si vedono riconosciuto alcun diritto e sono sottoposti all'incuria più criminale. 3) alle condizioni generali di vita, la cui assurdità, durezza e stupidità conducono i soldati all'apatia e alla nevrosi e non di rado li spingono a esplosioni di violenza individuale che il sistema fa loro scontare in modo pesantissimo (per es. risse, tentati suicidi che vengono perseguiti penalmente). Bisogna chiarire che tutta questa realtà non ha nulla di fortuito né è indicativa di una situazione di_inefficienza, ma è invece una manifestazione della logica con cui l'esercito considera il problema della salute e della sopravvivenza dei soldati, e, in questa prospettiva va attaccata, come momento ·di contraddizione fortissima tra 123

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