bestie, non dobbiamo ~ve~e pau_raperché si è visto che_siam_ u~ltl possiamo ottenere dei nsultan senza correre grossi pencoli a livello personale". REAZIONE Nel pomeriggi (di•lunedì 23) viene e eguita una p rqu1S1z1one, abba tanza superficiale, nelle camerate (zaini, effetti pers nali, ecc.). Alla era, al rientr dalla libera u cita perquisizione personale all'ingres o in caserma; alcuni, a caso, sono perquisiti accura- \amente, gli altri in modo mmario. Tutti i pacchi in arrivo per i miJitari vengono aperti e controllati. Gli ufficiali dormono nelle amerate. I ce si ono piant nati. Sono tate coperte e punite due reclute che avevano parlato con gi rnalisti durante la libera u cita; non si conosce la natura delle punizioni. Tra i oldaci il v tantino viene molto di cus o e accolto favorevolmente. Molti si impegnano a divulgare la cono cenza dei fatti. Lettere ai giornali, agli amici e parenti sono la prima iniziativa che viene presa. Le compagnie che non hanno letto ne con scono l'e istenza, ma spesso non il contenuto. IL VALORE ESEMPLARE DELL'EPISODIO DI CASALE: LA RIVOLTA È POSSIBILE La prima considerazione positiva sull'epi odio è che ha dimotrato che, anche nell'esercito, la rivolta basata su un'iniziativa di massa è possibile. Però non è la sola indicazione che se ne può trarre. Anche se la sommossa ha avuto una origine del tutto spontanea, uno svolgersi rapido con una conclusione dello stesso genere, essa tuttavia ha mes o in luce delle tendenze nuove ed interessanti. Le scritte sui muri e }'affissioni dei volantini ono i intorni nuovi e po itivi che mostrano una certa volontà organizzata, tra i soldati, di veder continuare il "discorso"· un primo chiaro e concreto rifiuto della "normalizzazione". Tutto que to è ancor più importante se si considera cos'è il C.A.R. (Centro Adde tramento Reclute), qual'è la ua funzione e si analizza il comportamento dei comandi. 120 !) . I
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