continua insubordinazione, la ricchezza e la spontaneità delle lotte dei soldati per opporsi all'e ercito, che si sta preparando ad intervenire durante i contratti dell'autunno: è necessario dare al moviment nelle ca erme delle precise scadenze che si unifichino con le I tte proletarie e organizzare l'opposizione all'esercito anche fu ri dalle caserme. Il primo passo lo abbiamo fatto con "Signornò", un giornale scritto da proletari in divisa, operai e apprendi ti non solo come strument di informazi ne, ma come trumento di organizzazione e di collegamento. Domenica c'è stat un primo incontro di massa tra proletari in divisa delle ca erme di Novara, Monza, Bellinzago e c mpagni operai con le loro famiglie, apprendisti, artigiani e studenti, mancavano solo molti delle ca erme di Vercelli e Ca aie, sia perché in licenza, sia per il grave "incidente" di Casale. Per un giorno si è rotto l'isolamento anche fisico dei proletari in divisa, e, soprattutto i è iniziato a chiarire come e con quali mezzi andare avanti, mettendo a confronto I diverse e perienze. I compagni militari hanno tutti rilevato l'e igenza di essere presenti durante i contratti realizzando una mobilitazione dei proletari in divisa u obiettivi che li unifichino realmente agli operai in lotta. Per questo bi ogna fare un grosso lavoro di propaganda per battere le divisi ni e le incomprensioni tra proletari in divisa e in tuta, che ci sono state a Novara fino a quando non hanno dovuto fare i conti con la mobilitazione dei ompagni oldati. Unir i agli operai, agli apprendisti, agli tudenri è possibile solo facendo entrare i contenuti delle lotte operaie nelle caserme, non attraverso l'antimilitarismo disorganizzato, ma attraverso obiettivi concreti come la lotta per il alario garantito e la riduzione dei prezzi, contro i costi dell'esercito pagati dalle famiglie e l'aumento del costo della vita, la lotta alla nocività in fabbrica e in caserma individuando i primi nemici in ufficiali e capi reparto e soprattutto organizzandoci contro l'uso dell'esercito in "ordine pubblico". Da qui la necessità di sviluppare il discorso con i giovani che partono militari per una presa di co cienza che porti a formare una base di lotta e collegamento con i proletari in divisa. E' fondamentale per questo che i nuclei di compagni militari 103
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==