Ci ripetono continuamente che quelli che distribuiscono volantini di "Proletari in Divisa" c'è l'hanno con noi, come se noi fossimo così scemi da non capire che sono dalla nostra parte; i volantini li facciamo noi stes i, insieme a questi compagni, cot;i.tro gli ufficiali, cani da guardia dei padroni. Stanno organizzando, servendosi dei più sprovveduti di noi soldati, delle squadre di picchiatori per impedire a tutti i costi il contatto tra militari e civili: la nostra impressione è che gli ufficiali stanno impazzendo di paura. Si scatena la caccia ai volantinatori (. .. ) Non vi chiediamo una generica olidarietà alle nostre lotte. Continueremo a c truire la no tra organizzazi ne su scala nazi - nale e a lottare uniti contro l'esercito in cui ci troviamo contro la nostra volontà. L'unica cosa che ci interessa è che ci consideriate dalla vostra parte e che vi colleghiate a noi per unificare le lotte degli operai, degli studenti e dei soldati. · Lettera distribuita agli operai di Torino e pubblicata su Lotta Continua 29/5/71 BANDIERE ROSSE DAVANTI ALLA CASERMA. La giornata di lotta del 29 maggio a Bologna ha avuto uno dei suoi momenti più belli nel passaggio davanti a due caserme. Questo passaggio è tata la conclusione di un lavoro fatto nelle fabbriche, nei quartieri e nelle cuole con un volantino contro la festa del 2 giugno. I cani da guardia di ogni tipo sono stati continuamente mobili..: tati in que ti giorni: facevano lo straordinario a cancellare le nostre scritte e a strappare i no tri manife ti. Ma non gli è servito a molto perché sabato eravamo in più di mille a gridare "operai soldati non siamo più isolati". Di fronte ad una delle caserme siamo passati al momento della libera uscita. I soldati prima si sono fermati con noi ad ascoltare quello che dicevamo, a parlare, abbiamo dato via molte copie di 101
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