Da quando son partito militare - Franco Travaglini - 1973

Ci ripetono continuamente che quelli che distribuiscono volantini di "Proletari in Divisa" c'è l'hanno con noi, come se noi fossimo così scemi da non capire che sono dalla nostra parte; i volantini li facciamo noi stes i, insieme a questi compagni, cot;i.tro gli ufficiali, cani da guardia dei padroni. Stanno organizzando, servendosi dei più sprovveduti di noi soldati, delle squadre di picchiatori per impedire a tutti i costi il contatto tra militari e civili: la nostra impressione è che gli ufficiali stanno impazzendo di paura. Si scatena la caccia ai volantinatori (. .. ) Non vi chiediamo una generica olidarietà alle nostre lotte. Continueremo a c truire la no tra organizzazi ne su scala nazi - nale e a lottare uniti contro l'esercito in cui ci troviamo contro la nostra volontà. L'unica cosa che ci interessa è che ci consideriate dalla vostra parte e che vi colleghiate a noi per unificare le lotte degli operai, degli studenti e dei soldati. · Lettera distribuita agli operai di Torino e pubblicata su Lotta Continua 29/5/71 BANDIERE ROSSE DAVANTI ALLA CASERMA. La giornata di lotta del 29 maggio a Bologna ha avuto uno dei suoi momenti più belli nel passaggio davanti a due caserme. Questo passaggio è tata la conclusione di un lavoro fatto nelle fabbriche, nei quartieri e nelle cuole con un volantino contro la festa del 2 giugno. I cani da guardia di ogni tipo sono stati continuamente mobili..: tati in que ti giorni: facevano lo straordinario a cancellare le nostre scritte e a strappare i no tri manife ti. Ma non gli è servito a molto perché sabato eravamo in più di mille a gridare "operai soldati non siamo più isolati". Di fronte ad una delle caserme siamo passati al momento della libera uscita. I soldati prima si sono fermati con noi ad ascoltare quello che dicevamo, a parlare, abbiamo dato via molte copie di 101

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