Giuseppe Zanardelli - Discorso pronunciato alla Camera dei deputati ...

31 duto, inquantochè essa non dà allo Stato che circa 300,000 lire. Del resto, rispondendo ad un'altra domanda dell'onorevole Bertani, io dichiaro di consentire del pari con lui nel ritenere che tale servizio abbia ad esEere devoluto ai municipi. L'onorevole Bertani mi chiese inoltre se io creda di dover regolare tale materia con una. legge. Egli mi sembra che abbia espresso in proposito una opinione contraria. Ed io ammetto che sulla quistione di regolare o no questo servizio per legge vi siano delle ragioni pro e contra. Certo è che il Parlamento può avere della ripugnanza a rendere oggetto di discussjone e di legge la prostituzione. Ma d'altronde qui non c'è da scegliere un bene, c'è soltanto da optare per il minore dei mali. Ora a me pare che il minore dei mali sia quello di dare sanzione di legge a provvedimenti che implicano sì delicatamente l'incolumità, l'inviolabilità della per· sona. E ciò, come ho accennato, pensarono quasi sempre anche i distinti magistrati che ebbero a reggere questo servizio in Francia, ove essi costantemente invocsrono una legge, onde in quel paese ne erano stati redatti parecchi progetti nel1816, nel1819, nel 1822. Alla sanzione per legge si è pure appigliata l'Inghilterra .; ed una apposita legge venne recentemente da autorevoli rappresentanze in Francia in· vocata, mentre nel Consiglio municipale di Parigi, essendosi da alcuni membri del Consiglio stesso chiesta l'astensione e la completa libertà, una Commissione eletta dal predetto Consiglio espresse invece l'avviso che alle disposizioni regolamentari sulla prostituzione si dovesse dare un carattere legale, e

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