Pasquale Stanislao Mancini - Discorso ... sulla questione romana e sulle condizioni ...

'. ' 48 generahnente si ha in N a poli dell'attitudine e dei p1·1ncipii direttivi del Governo. ' Ora a me sembra, o signori, che se tutti in questa Camera di accordo abbiam ticonosciuto che degli errori si sono con1m.essi nelle provincie napoletane, errori involontari come si voglia, e che forse non si potevano evitare, ma che pur si commisero, facile si apre la via al Governo a poter dissipare benanche quella bugiarda e fallace ere- .. denza. Che il Ministero manifesti l'intenzione d'imprendere a rivedere pacatamente e coscienziosamente i prii1cjpali atti governativi che hanno avuto luogo in Napoli dal 7 settembre 1860 fino ad oggi, sia delle dittature e- delle successive luogotenenze, sia dello stesso Governo centrale; e così r~ssicuri tutti gl'interessi lesi e pregiudicati, che non· rimarranno nella condizione in cui oggi si trovano, o almeno ciò avverrà dopo un nuovo esame, dopo che ·accuratamente si sarà verificato che le doglianze non erano fondate, e che i privati interessi dovevano cedere in faccia ad invincibili necessità di un ordine superiore. Io pr ego il Ministero di riconoscere che questa r.o.ia proposta nulla ha di comune colla n1ozione di una inchiesta parlamentare. Non avrei fede nell'efficacia di quel mezzo che alcuna volta venne da un ''altra parte della Camera annunciato come la sola medela ai 1nali delle provincie napoletane. Io credo che un Ministero, il.quale fosse collocatò sotto il peso di questa specie di revisione del Parhirriento di tutti il suoi atti di amministrazione, sarebbe esautorato, sarebbe ormai destituito di qualunque forza ed autorità, sarebbe dichiarato indegno di reggere la nazione italiana; credo altresì che ·il Parlamento assumerebbe uri còmpito

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