Leonida Bissolati - La ipocrisia reazionaria

~ ) . l / l y ' l 19 quenza nei quali parlavate di armonie fra le classi sociali; voi verreste a confessare che c'è questa lotta di classe e che voi non solo l'ammett~te ma la praticate e la praticate- ·. nel modo più barbaro: vale a dire infrangendo quelle leggi che dovrebbero essere le garanzie della classe avversaria. Voi non lo volete dire, perchè sentite che ciò dicendo dovreste ringoiare tutto quanto diceste contro i socialisti che accusavate di . essere nemici della società, solo perchè di questa lotta avevano posto in rilievo l'esi· stenza. E badate : la lo~ta di classe fatta dai socialisti diversifica dalla lotta di classe che voi state facendo con l'approvazione di questi provvedimenti. Perchè la lotta di classe a cui i socialisti chiamano i lavoratori è quella che si deve svolgere coi mezzi civili, colla libera stampa, colle pacifiche riunioni, colle associazioni che voi volete sopprirnere; ·mentre la lotta che voi. fate è una lotta selvaggia per cui, sopprimendo la possibilità di usare armi civili, voi vi fate edU:catori e provocatori del· l'odio di classe. E se ·parlaste chiaro dareste ragione, per un altro canto, ai cleri~ali che potranno domandarvi: volete voi arrestare la rivoluzione ? Ma in nome di che cosa la volete arrestare ? La volete arrestare in nome dei vostri interessi. E credete di mettere un punto fermo alla storia in nome dell'interesse vostro... Voci . Basta; ! basta !

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